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Volti, voci, valli. Viaggio in Giudicarie.

Appuntamento per venerdì 11 aprile alle ore 20 presso la Casa della Comunità delle Giudicarie per una nuova tappa del progetto "Le Giudicarie raccontano le Giudicarie".
Una nuova tappa del progetto ‘Le Giudicarie raccontano le Giudicarie’, per condividere un affresco delle Giudicarie di oggi con uno sguardo sul futuro, con la presentazione del docufilm “Voci, volti, valli. Viaggio in Giudicarie” e con il coinvolgimento diretto dei gruppi culturali locali. Uno scambio di preziosi, a volte inediti frammenti culturali “dal vivo”, anche per fare uscire dagli scaffali le ricerche e i contenuti, facendoli diventare patrimonio collettivo.

“Le Giudicarie raccontano le Giudicarie” è il titolo del progetto culturale volto ad approfondire l’identità delle Giudicarie e che cerca di raccontare, con forme e linguaggi diversi, la complessa fisionomia di questo territorio. Promosso dalla Comunità delle Giudicarie, il percorso ha preso vita a partire da un incontro con gli storici locali, nell’agosto 2011, dove la Comunità ha posto al centro la riflessione sull’identità e sul ruolo che questa può avere per costruire il futuro di un territorio vasto e complesso come quello delle Sette Pievi.

Il confronto è proseguito nei mesi successivi, nell’ambito del Piano Territoriale di Comunità, coinvolgendo anche Annibale Salsa, antropologo di fama internazionale, per dare un contributo con l’occhio dello scienziato ‘forestiero’, ed ha quindi visto, ad oggi, altre tre tappe cruciali: la costruzione, pubblicazione e distribuzione a tutte le famiglie del libro di Mario Antolini ‘Le Giudicarie’ (primavera 2013); la conviviale con i nostri storici sul tema (settembre 2013); il coinvolgimento di tutte le Associazioni Culturali delle Giudicarie, dando la possibilità a ciascuna di contribuire con un tassello al mosaico volto a rappresentare il nostro territorio (da dicembre 2013).

Ora una nuova tappa, dedicata ed aperta a tutti, per condividere la sintesi dei confronti e delle prime riflessioni, attraverso un affresco delle Giudicarie, con la presentazione del docufilm “Voci, volti, valli. Viaggio in Giudicarie” e con il coinvolgimento diretto dei gruppi culturali locali che hanno aderito alla proposta con passione, e che in tal modo faranno partecipi del loro lavoro di ricerca gli altri gruppi giudicariesi e il pubblico. Uno scambio di preziosi, a volte inediti frammenti culturali “dal vivo” che andrà ad arricchire il materiale raccolto nel filmato.

L’appuntamento è per venerdì 11 aprile alle 20 presso la Casa della Comunità delle Giudicarie.
“Non esiste in tutto il Trentino un territorio così variegato dal punto di vista morfologico, dal punto di vista culturale, dal punto di vista climatico, come le Giudicarie. Questo è un territorio che nell’arco alpino ha pochi termini di paragone”. Le parole di Annibale Salsa, antropologo e grande conoscitore delle terre alpine, presentano da subito una caratteristica rilevante nella fisionomia del territorio delle Giudicarie.

“Le Giudicarie costituiscono un meraviglioso angolo della catena alpina, protetto da aspri promontori che ne disegnano quasi integralmente i confini, incuneato tra uno dei ghiacciai più estesi delle Alpi ed il più grande lago italiano. Valli con uno straordinario patrimonio ambientale, arricchito e plasmato nei secoli da una popolazione che ha vissuto ed ha sviluppato una complessa, dinamica e plurale identità, a partire anche dalle relazioni talvolta critiche tra le diverse comunità che la compongono.” Così sintetizza l’affresco la Presidente della Comunità delle Giudicarie, Patrizia Ballardini, che prosegue “Le Giudicarie sono un territorio composito, nel quale più ambiti si affiancano e si integrano, dove le differenze rappresentano un potenziale ancora inespresso, piuttosto che il limite talvolta ancora percepito. Un territorio complesso ed una comunità ruvida e talvolta scontrosa, ma al tempo stesso mosaico affascinante e prezioso. Una terra che si può apprezzare ed amare nella sua unicità solo attraverso la conoscenza oltre il quotidiano superficiale. Per questo è nato il progetto avviato negli anni scorsi, che ora è giunto ad una nuova tappa, importante soprattutto perché costruita con il contributo di tanti, del Territorio nel suo insieme. L’operazione sul campo vuole essere l’esempio concreto di un lavoro culturale che fa uscire dagli scaffali le ricerche e i contenuti, e li fa diventare patrimonio collettivo".


IL PROGRAMMA
Venerdì 11 aprile 2014, ore 20

“Il Viaggio inizia!”: dopo l’apertura a cura della Presidente Ballardini, nell’incontro sono previsti i “Frammenti di storie” proposti dalle Associazioni che hanno aderito: l’associazione La Miniera di Darzo, la fondazione Antica Vetreria di Carisolo, il Centro Studi Judicaria, l’Ecomuseo della Judicaria, il gruppo culturale Bondo e Breguzzo, il Gruppo ricerche e studi giudicariese di Comano, l’associazione Museo della Malga di Caderzone, l’Ecomuseo della Val del Chiese, l’Associazione Il Chiese, il Gruppo culturale Le Quatar sorele e a chiudere una rappresentanza dell’Università della terza età.

Quindi, l’anteprima del docufilm “Volti, voci, valli. Viaggio in Giudicarie”: una prima ricognizione del territorio giudicariese - vasto e complesso da raccontare - attraverso un viaggio in automobile, passando per le metaforiche e reali “porte” d’accesso alle Giudicarie, guardando il paesaggio nei diversi cromatismi delle quattro stagioni, e lasciando alle testimonianze delle persone il filo narrativo del tempo e delle vicende che ne hanno segnato il carattere. 57 minuti, intensi di immagini, voci, volti, valli, per condensare il mosaico Giudicarie.

Nel filmato si trovano i punti di vista di una rappresentanza di storici locali che si confrontano durante un pranzo, attorno all’idea di un ipotetico carattere giudicariese: sono Mario Antolini, Giuseppe Ciaghi, Gianni Poletti, Graziano Riccadonna e Paolo Bisti.

“Non è un caso - esordisce Gianni Poletti - che il Gnesotti dica che il nome delle Giudicarie è Valle delle Sette Pievi. Giudicarie vien dopo, ha più un carattere esterno….”. Gli fa sèguito Giuseppe Ciaghi: “Ciò che voglio dire io è che sono gli altri che ti riconoscono come giudicariese, non noi”; quindi chiosa in dialetto Mario Antolini: “Ghe i nones, i solandri, i mocheni, ma en dialet el nom giudicaries nol gh'e”.

Una battuta su criticità e punti di forza è riservata a tutti i sindaci dei 39 Comuni delle Giudicarie, mentre uno spazio di approfondimento su luoghi, storia ed economie è pertinenza degli esperti dei diversi ambiti e degli altri rappresentanti territoriali, che passano in rassegna le caratteristiche cercando il filo rosso che le unisce. Infine, è Mario Antolini a condensare, nella parte conclusiva del docufilm, l’intuizione circa l’elemento unificante di una visione.

Progetto e docufilm promossi dalla Comunità delle Giudicarie
Docufilm realizzato da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella.

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