"Lo sci trainerà l'economia anche nei prossimi anni - La dimensione della ski area è fattore rilevante per la competitività"
Sintesi relazione Agenda 21 su Serodoli - 12 marzo 2014
In pochi passaggi, quanto emerso dall’approfondito lavoro durato alcuni mesi e che ha coinvolto un team tecnico di 12 persone della società di consulenza Agenda 21. La proposta neve/sci è il fattore trainante dell’economia delle Giudicarie e rimarrà trainante anche nel medio termine. Nel contesto competitivo internazionale nel quale oggi ci troviamo ad agire, la dimensione della ski area e' uno dei fattori rilevanti per mantenere o crescere nella competitività. Dobbiamo quindi continuare ad investire in questa direzione.
Il potenziale ampliamento limitato all’area Serodoli non risulta sufficiente per supportare in modo rilevante la competitività della ski area nel medio termine, se non in un contesto complessivo che preveda un ampliamento più rilevante associato al rafforzamento effettivo del collegamento tra le tre aree presenti all’interno della Ski Area Campiglio Dolomiti di Brenta.
“La data ultima per la consegna del lavoro era prevista per il 14 marzo 2014. Il documento di analisi è stato consegnato nel pomeriggio di oggi. Credo quindi corretto condividere in primis con l’Assemblea la sintesi dei risultati.” Così ha aperto l’Assemblea della Comunità delle Giudicarie la Presidente, Patrizia Ballardini, che ha proseguito con l’intervento che riportiamo di seguito.
Naturalmente non abbiamo avuto tempo per approfondire ed entrare in dettaglio nel corposo lavoro. Portiamo questa sera solo la sintesi e rinviamo ad un incontro pubblico, tra qualche giorno, tutti gli approfondimenti, in presenza anche dei tecnici di Agenda 21.
Riprendiamo il filo, ricordando alcuni passaggi fondamentali.
La Comunità, nei ‘Criteri ed indirizzi per il PTC’ ha previsto un’area di studio in zona Serodoli ove condurre approfondimenti di tipo ambientale, economico e sociale, tramite professionista terzo specializzato. Per l’area di Serodoli nei predetti indirizzi e criteri è stata prevista “un’area di studio che sarà sottoposta a valutazioni ambientali, socio-economiche e strategiche. Solo se l’esito sarà positivo, potrà essere valutato l’inserimento nel PTC o suo stralcio (ex L.P. n. 25, 27 dicembre 2012) come ampliamento del demanio sciabile di Madonna di Campiglio e quindi del comprensorio sciistico Pinzolo – Madonna di Campiglio – Marilleva.”
Obiettivo della riflessione di fondo, nell’ambito del percorso di costruzione del Documento Preliminare: dare prospettiva economica (e quindi sociale) al nostro territorio, tenuto conto che ambiente si conferma risorsa fondamentale ed imprescindibile per la qualità della vita dei nostri Cittadini, ma, per quanto riguarda le Giudicarie, anche quale risorsa inestimabile per dare una prospettiva economica, poiché il turismo è e si ritiene sarà anche in prospettiva il settore trainante
Nell'ambito di una riflessione molto ampia rispetto alla situazione economica attuale e prospettica, condotta seguendo il filo rosso della sostenibilità, si e' collocata la valutazione relativa al potenziale ampliamento delle aree sciabili, a partire dalla competenza attribuita dalla PAT alle Comunità di valle ed altresì delle indicazioni già previste dal PUP, che demanda alla Comunità la verifica rispetto ad un potenziale ampliamento in area Serodoli.
Il PUP ha infatti espressamente previsto “considerato che la delicatezza ambientale dell'area di Campiglio (si pensi all'incontestabile pregio ambientale e forestale rispettivamente della Val Gelada e della zona di Malga Darè) non consente di individuare ipotesi ulteriori di piste significative, qualunque altra esigenza di nuove piste (come ad esempio quella proposta in località Serodoli) fuoriesce dalle priorità strategiche della Provincia e si configura come progetto locale di ampliamento del demanio sciabile, che andrà approfondita negli strumenti pianificatori territoriali.”
L'orientamento emerso dal Tavolo di confronto e consultazione, avallato dalla Conferenza dei Sindaci e quindi dalla Assemblea, mirante e tenere aperta la possibilità a potenziali futuri ampliamenti delle aree sciabili, abbiamo visto e' stato oggetto di grande attenzione nei mesi scorsi e molto spesso di strumentalizzazioni ed attacchi non giustificabili, frequentemente assati su informazioni non corrette e travisate.
Consapevoli che il potenziale ampliamento (non sostanziale) delle aree sciabili non può rappresentare il fattore esclusivo alla base del mantenimento della competitività della nostra proposta, ne' tantomeno il fattore esclusivo alla base di un 'rilancio' della nostra economia, nei mesi scorsi abbiamo attivato un percorso di approfondimento, per avere elementi tecnici a supporto delle decisioni degli amministratori.
In coerenza con quanto approvato nell'ambito dell'accordo quadro sottoscritto con i Comuni, la PAT ed il PNAB, l'approfondimento si e' concentrato sulla area Serodoli, andando ad includere una valutazione più complessiva su aree di forza e di debolezza della attuale proposta, sia invernale che estiva, e quindi rispetto ad eventuali spazi di efficientemento della attuale ski area e di potenziale ampliamento, qualora si rivelasse opportuno questo tipo di intervento a favore della competitività, in aree anche diverse da Serodoli.
L'intenso lavoro di approfondimento si e' appena concluso ed è giunto ad alcune valutazioni di sintesi:
· La proposta neve / sci è il fattore trainante dei flussi turistici e più in generale dell’economia delle Giudicarie (i numeri sono molto espliciti rispetto al peso del settore e dell'indotto relativo) e l'analisi approfondita anche in ambito internazionale fa ritenere che, pur con proposte complementari in crescita, la proposta sci rimarrà trainante anche nel medio termine. E’ necessario quindi continuare ad investire su questo tipo di offerta, per garantire flussi rilevanti ad esso associati e relativo indotto;
· Nel contesto competitivo internazionale nel quale oggi ci troviamo ad agire, la dimensione della ski area e' uno dei fattori rilevanti rispetto alla scelta dei turisti e quindi uno dei fattori di rilievo per mantenere o crescere nella competitività;
· Vi sono effettivamente spazi di ottimizzazione dell’offerta funzionali a valorizzare in particolare la stagione estiva e dare spazio ad una effettiva destagionalizzazione, in grado di coinvolgere tutte le Giudicarie in modo complementare; per sviluppare questo potenziale si sottolinea l’esigenza ormai imprescindibile di riuscire a lavorare e costruire una proposta ‘di sistema’, che integri privato e pubblico, e basata su reali sinergie tra i diversi comparti che costituiscono il ‘prodotto turistico’;
· Non è possibile puntare solo su destagionalizzazione e turismo alternativo per mantenere e tantomeno per sviluppare i flussi turistici;
· Risulta necessario ragionare sul rafforzamento del collegamento tra le tre aree incluse nella ski area Campiglio Dolomiti di Brenta (Campiglio, Pinzolo, Folgarida Marilleva) ed al tempo stesso su potenziali ampliamenti sostanziali della ski area: azioni che vanno prioritariamente associate ad una gestione effettivamente integrata e sinergica dell’intero comprensorio sciistico;
· Le tre aree individuate prefigurano, seppur ciascuna in misura diversa, ampliamenti dell’area sciabile, anche se risultano difficilmente paragonabili tra loro, in quanto ognuna presenta peculiarità uniche ed importanti: Ritort per rafforzare il collegamento con Pinzolo, Serodoli per appetibilità di altitudine ed esposizione, Mondifrà come rafforzamento del collegamento con Folgarida;
· In base a tale considerazione, e tenuto conto delle verifiche effettuate attraverso una molteplicità di criteri, l’area di potenziale espansione della ski area rispondente ad entrambi gli obiettivi (sia il rafforzamento del collegamento tra le ski area, sia l’estensione del comprensorio) e, al tempo stesso, meno invasiva dal punto di vista ambientale e paesaggistico appare la Zona 3 - Mondifrà, su una porzione di territorio diversa da quella inizialmente portata sul tavolo di confronto e consultazione ed esclusa dal Parco Naturale Adamello Brenta;
· Con riferimento al potenziale ampliamento in area Serodoli, l'approfondimento ha mostrato alcune criticità, legate in particolare ai criteri pianificatori, morfologici e paesaggistici, ed altresì all’incremento contenuto di piste ed impianti connesso ad un intervento circoscritto esclusivamente a questa zona.
Alla luce dei risultati emersi, il potenziale ampliamento limitato all’area Serodoli, a fronte degli impatti ambientali e soprattutto paesaggistici che si determinerebbero, non risulta sostenibile in relazione al contenuto incremento di competitività della ski area che ne deriverebbe.
Se si intende supportare in maniera rilevante la competitività dell’area, in coerenza con l’attuale vocazione turistica, considerati i delicati equilibri ambientali e paesaggistici di riferimento, è necessario assumere iniziative in un contesto complessivo più ampio, attualmente non previsto dagli strumenti pianificatori vigenti, che preveda un ampliamento più rilevante associato al rafforzamento effettivo del collegamento tra le tre aree presenti all’interno della Ski Area Campiglio Dolomiti di Brenta.
Tratto da: “Studio socio economico ambientale e strategico e prima verifica di fattibilità del potenziale ampliamento della aree sciabili delle Giudicarie” CONCLUSIONI – Agenda 21 Consulting Srl