Una mostra itinerante a partire dalle antiche Sette Pievi. Un percorso espositivo itinerante che racconta le Giudicarie nella loro complessità e bellezza. Si inizia da Tione, poi il Bleggio e il Lomaso, per raggiungere la prossima primavera le altre Pievi giudicariesi.
"Paesaggi, volti, valli. Le Giudicarie in viaggio"
Un racconto fotografico che attraversa le Giudicarie e che le narra, a partire dalle antiche Sette Pievi, luoghi di storico significato comunitario. Un viaggio per immagini, che parla di esperienze comuni ai Giudicariesi, di passaggi storici e di paesaggi in parte mutati, di volti e di valli.
Un percorso espositivo itinerante che racconta le Giudicarie nella loro complessità e bellezza, e che volutamente prende avvio in autunno, quando l'estate ha lasciato alle spalle le sue sagre e il suo movimento vacanziero: una stagione, quella autunnale, che ricorda il tempo delle fiere e dei mercati, dell'ultimo raccolto, dei ritorni dalle malghe e sui banchi di scuola.
Una mostra per i Giudicariesi.
La mostra itinerante “Paesaggi, volti, valli. Le Giudicarie in viaggio” che si inaugura il giorno 3 ottobre alle ore 17 proprio in occasione di un'iniziativa tutta giudicariese com'è l'Ecofiera, compone con immagini significative e brevi testi, il mosaico variegato e multiforme delle Giudicarie. Ogni totem espositivo propone la riflessione su un tema chiave: la storia dalle origini ai giorni nostri, l'emigrazione, la società di un tempo, il paesaggio, le diverse economie preindustriali e l'economia di oggi; il tutto dentro una trasversalità di vicende comuni ai Giudicariesi e talvolta distintive.
La mostra è stata pensata per stare all’aperto, negli spazi pubblici dove la gente si incontra, a disposizione di tutti senza orari di apertura e chiusura in un contesto quotidiano. Il viaggio sul territorio, a partire dalle piazze delle antiche Sette Pievi per sottolinearne l'importanza storica, inizia in autunno e riprende in primavera e propone un lavoro culturale che fa uscire dagli scaffali le ricerche, i contenuti, le fotografie e li fa diventare patrimonio collettivo.
Terminato il viaggio nelle antiche Sette Pievi la mostra resterà a disposizione per i comuni che desiderassero ospitarla nella loro piazza. Si parte dal Tione per poi salire metaforicamente l'antica strada del Durone, verso Santa Croce del Bleggio, e giungere alla Pieve di Vigo Lomaso. In primavera, con le prime gemme, la mostra riprenderà il suo cammino e sarà a Tavodo, poi a Spiazzo, a Pieve di Bono per chiudere il suo viaggio a Condino.
Il percorso culturale ha come obiettivo anche la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico delle antiche pievi, gioielli di pregio spesso poco conosciuti. Durante la permanenza della mostra sarà organizzato con le associazioni locali un incontro culturale per conoscere meglio la storia di quella Pieve e dei suoi Giudicariesi.
Il percorso espositivo itinerante “Paesaggi, volti, valli. Le Giudicarie in viaggio” si inserisce dentro un quadro di continuità progettuale che la Comunità di valle delle Giudicarie ha intrapreso nel corso del 2011 con il progetto «Le Giudicarie raccontano le Giudicarie».
Alla fine del percorso autunnale si svolgerà una serata dedicata al tema, della quale saranno protagoniste le associazioni culturali delle Giudicarie, alle quali spetterà portare, ognuna, il volto e la storia di un Giudicariese.
La mostra è promossa dalla Comunità delle Giudicarie, con foto del Centro Studi Judicaria ed è curata da Roberta Bonazza.
Sette Pievi, un territorio (note storiche)
Correva l’anno 1756 quando Padre Cipriano Gnesotti di Storo scriveva nelle sue «Memorie delle Giudicarie»: «Nella più remota parte settentrionale dell'Italia, dove cominciano le Alpi ad innalzarsi più eminenti, estendesi il principato di Trento […] verso mezzodì e sera giace uno spazioso tratto di terra che s'apre in diverse vallate […] abitate da numerosa gente amante della fatica, dedita ad esercitarsi in arti e agricoltura. Questa estensione di paese, situato per altro tra i monti, ora si dice Giudicarie, ora si nomina le Sette Pievi».
Il termine Sette Pievi veniva usato per definire il solo territorio delle Giudicarie di oggi che, in origine, faceva parte della Judicaria Summa Laganensis territorio più vasto che comprendeva anche la Valvestino, Bagolino, il Sommolago del Garda, Tignale, la Val di Ledro, la Valle dei Laghi e la Val di Cavedine. Solo nei primi secoli del secondo Millennio dopo Cristo il termine Judicaria fu circoscritto all'attuale territorio, che via via mutò nel plurale Giudicarie, tutt'ora in uso. «La Pieve costituiva, in origine, un'estesa comunità, che aveva il possesso dei monti e degli altipiani di tutta una regione; poi per la comodità dell'uso, si scisse in comuni che si spartirono i domini»
Le Pieve, che agli inizia aveva una funzione strettamente religiosa, assunse successivamente anche compiti e funzioni di amministrazione civile. Le Sette Pievi delle Giudicarie sono la Pieve del Banale con la chiesa di Maria Assunta a Tavodo, la Pieve del Bleggio con la chiesa di San Dioniso a Santa Croce, la Pieve del Lomaso con la chiesa di San Lorenzo a Vigo Lomaso, la Pieve di Rendena con la chiesa di San Vigilio a Spiazzo, la Pieve di Tione con la chiesa di Maria Assunta a Tione, la Pieve di Bono con la chiesa di Santa Giustina a Creto, e la Pieve di Condino con la chiesa di Maria Assunta a Condino.
Totem 1 della mostra itinerante | Totem 2 della mostra itinerante |
Alcune fotografie inserite nella mostra: | |
Ballo di gioventù (copyright R. Bonazza) | Lavoro nei campi a Praso (copyright Centro Studi Judicaria) |
Famiglia Berc' di Ragoli (copyright Comune di Ragoli) | Diga di M. Bissina nel 1957 (copyright Centro Studi Judicaria) |
Minatori giudicariesi in America (copyright Centro Studi Judicaria) |