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Parco Fluviale del Sarca: la Comunità pronta a partire

Possibilità di aderire alla Rete di Riserve della Sarca - Medio e Alto corso nell'ambito del progetto che ipotizza la creazione di un unico Parco Fluviale dall'Adamello-Presanella fino al Lago di Garda - Adesione anche alla rete delle Alpi Ledrensi.

Assemblea della Comunità unita nel condividere e approvare gli accordi di programma legati a ciascun progetto, che vede coinvolti, insieme alla Comunita, Comuni e Provincia. Per il Parco fluviale stanziate risorse finanziarie anche della Comunita.

«Un progetto di ampio respiro» lo ha definito la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini, «che offre l'opportunità di attivare uno strumento di valorizzazione del territorio dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. In questa nuova visione, le Reti di riserve non aggravano infatti i vincoli ma propongono un modello catalizzatore di progettualità, dove i diversi attori territoriali sono stimolati a fare sistema anche con l'obiettivo di ottenere importanti risorse finanziarie attraverso i bandi europei".

Ventisette i comuni delle Giudicarie facenti parte del bacino dell'alto Sarca che hanno la possibilità, insieme alla Comunità, alla PAT ed al BIM, di aderire alla Rete di Riserve dellla Sarca -Medio e Alto Corso, nell'ambito dell'ambizioso progetto che ipotizza la creazione di un unico parco fluviale dai ghiacciai dell'Adamello-Presanella fino al Lago di Garda (Bleggio Superiore, Bocenago, Bolbeno, Bondo, Breguzzo, Caderzone Terme, Comano Terme, Carisolo, Darè, Dorsino, Fiavè, Giustino, Massimeno, Montagne, Pelugo, Pinzolo, Preore, Ragoli, Roncone, San Lorenzo in Banale, Spiazzo, Stenico, Strembo, Vigo Rendena, Villa Rendena, Tione di Trento, Zuclo).

"L'obiettivo di fondo del progetto è quello di valorizzare ed ove necessario riqualificare il fiume e le aree adiacenti, attraverso interventi atti a promuovere una fruizione qualitativa e sostenibile per i Residenti ed anche per gli Ospiti, diventando potenzialmente un elemento di attrattiva ulteriore per attrarre flussi di turisti in Giudicarie. In sostanza, una opportunità per ottenere Fondi Europei da investire in progetti sostenibili in grado di produrre posti di lavoro ed introiti legati ai flussi di visitatori" precisa la presidente Ballardini.

In particolare l'accordo di programma prevede che la creazione del Parco Fluviale della Sarca posssa contribuire a: promuovere la mitigazione e la compensazione degli impatti idro-morfologici a carico di corsi d'acqua, derivanti dal sistema di produzione di energia idroelettrica e dagli altri usi della risorsa idrica; perseguire il miglioramento della qualità chimico-fisica dell'acqua nel fiume; perseguire un uso sostenibile della risorsa acqua e promuovere il risparmio idrico; recuperare e sviluppare i legami della comunità locale con il fiume, le aree protette e i laghi per rinsaldare la dimensione identitaria anche migliorandone la fruibilità e l'accessibilità; promuovere la partecipazione di cittadini e portatori di interesse e la diffusione di tutte le informazioni e i dati relativi al fiume e alle aree ricomprese nella rete di riserve in forma fruibile anche ai non tecnici; infine, qualificare e diversificare l'offerta turistica sostenibile riconoscendo il territorio come primo fattore di attrattiva.

In sintesi, aggiunge Piergiorgio Ferrari, assessore competente della Comunità delle Giudicarie «l'idea è quella di istituire dei sistemi territoriali che, per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici di particolare interesse, o per le interconnessioni funzionali tra essi, si prestano a una gestione unitaria, con preminente riguardo alle esigenze di valorizzazione e di riqualificazione degli ambienti naturali e delle loro risorse, nonché allo sviluppo delle attività umane ed economiche compatibili con le esigenze di conservazione. Un'opportunità di sviluppo sostenibile che la Comunità vuole cogliere insieme ai comuni interessati».

Affinchè il Parco Fluviale del Sarca diventi realtà, la parola passa ora ai Comuni, che potranno decidere di aderire all'accordo di programma portato alla attenzione della Conferenza dei Sindaci ed ora approvato dalla Comunità, in base al quale capofila della iniziativa sarà il BIM del Sarca, già capofila del progetto che da diversi anni è attivo nel basso Sarca.

Per quanto riguarda la Rete riserve delle Alpi Ledrensi, il territorio interessato avrà un'estensione di circa 30mila ettari e coinvolgerà solo due Comuni delle Giudicarie, insieme alla Comunità: Storo e Bondone. Insieme anche i Comuni Amministrativi di Ledro, Riva del Garda, Tenno e la Comunita Alto Garda.
In particolare l’accordo di programma è finalizzato alla salvaguardia, al sostegno e alla promozione delle tradizionali attività che fanno riferimento all’uso civico (alla selvicoltura, all’allevamento zootecnico, al pascolo, all’agricoltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del legnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all’apicoltura), nonché alle attività ricreative, turistiche e sportive compatibili, come elementi costitutivi fondamentali per la presenza antropica nelle aree di montagna.
Al fine di condividere il progetto e realizzarlo con la massima partecipazione possibile verrà istituito un Forum Territoriale con lo scopo di coinvolgere la popolazione e i vari portatori di interesse delle realtà economiche, sociali e ambientali, a partire dalle associazioni più rappresentative nel campo della conservazione della natura, della gestione delle risorse naturali, dell'agricoltura, della caccia, della pesca, del legno, degli usi civici e del turismo.

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