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Nuove disposizioni per addebiti RID: avviso agli utenti

Migrazione obbligatoria dei sistemi di pagamento nazionali nei nuovi formati dell'area unica dei pagamenti in Euro (SEPA - "Syngle Euro Payments Area").

Dal 1° febbraio 2014 il servizio di addebito diretto nazionale (c.d. RID) sarà sostituito con il servizio “SEPA Direct Debit” (SDD) come previsto dal regolamento UE 260/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012.

Il disposto normativo, correlato con il provvedimento della Banca d’Italia del 12 febbraio 2013, regola l’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA – “Syngle Euro Payments Area”) in modalità uniformi sui 33 paesi aderenti.

Il nuovo servizio SDD concorre al raggiungimento degli obiettivi SEPA che permetteranno di effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base, diritti ed obblighi, omogenei tra i vari paesi aderenti al SEPA, garantendo così un mercato dei pagamenti concorrenziale ed innovativo, semplificando, a regime, le modalità d’uso per il cliente.

Al fine di rispettare le norme introdotte dalla regolamentazione europea e nel contempo mantenere invariate le modalità di pagamento attualmente in vigore, la Comunità delle Giudicarie, nel corso dei prossimi mesi, procederà a porre in essere quanto necessario a consentire la trasformazione, senza soluzione di continuità e senza ulteriori adempimenti per la clientela, delle autorizzazioni all’addebito in conto (c.d. domiciliazioni RID) esistenti, in mandati di addebito diretto SEPA, che conserveranno pertanto la piena validità legale in conformità al regolamento UE 260/2012.

Gli utenti continueranno così a ricevere le bollette/fatture, relative ad utenze in essere, in addebito sulle coordinate bancarie sulle quali sono stati effettuati gli addebiti sino ad ora e nulla cambierà rispetto a quanto sottoscritto nel modello RID. L’introduzione della nuova modalità di addebito diretto non implicherà modifiche delle condizioni operative ed economiche attualmente in vigore.

Per ulteriori informazioni sulla SEPA e sui nuovi strumenti di pagamento europei gli utenti potranno rivolgersi al proprio fornitore di servizi di pagamento (banca o posta) e/o visitare la sezione SEPA dei siti istituzionali di Banca d’Italia e dell’Associazione Bancaria italiana.

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