L'istanza portata avanti dalla Giunta della Comunità e dalla Conferenza dei Sindaci ha trovato il sostegno anche del Consiglio delle Autonomie.
Metano per tutti, richiesta forte dalle Giudicarie
Con un documento congiunto di “Osservazioni al Piano Energetico Ambientale Provinciale (P.E.A.P.), che segue quello presentato il 27 settembre scorso, nel quale si evidenziava la necessità del completamento della metanizzazione delle Giudicarie, la Giunta della Comunità e la Conferenza dei sindaci delle Giudicarie hanno voluto ribadire come sia ormai improcrastinabile l’estensione della rete di metano su tutto il territorio giudicariese. L'istanza giudicariese è stata accolta anche dal Consiglio delle Autonomie che ha invitato la Pat a introdurre delle modifiche al Piano Energetico Ambientale «per non precludere un possibile ampliamento della rete».
«È auspicabile che nel nuovo documento di programmazione energetica rientrino gli interventi necessari ad una metanizzazione completa di territori fino ad ora penalizzati come quello della Val Rendena, della Busa, delle Esteriori e del Chiese» sottolinea la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini. «Crediamo che le istanze condivise dai Sindaci, già manifestate alla Provincia lo scorso anno, debbano essere accolte e tradotte in interventi che rendano da un punto di vista energetico le Giudicarie più efficienti, con scelte più sostenibili dal punto di vista ambientale».
«Il completamento della metanizzazione è necessario per garantire un eguale trattamento per tutti i cittadini giudicariesi, affinché possano accedere all’energia con costi omogenei sul territorio» precisa il Presidente della Conferenza dei Sindaci Giuseppe Bonenti.
In particolare vengono richiesti: la realizzazione della metanizzazione di tutti i Comuni della Val Rendena secondo il progetto preliminare, con l’estensione all’intero territorio del Comune di Pinzolo, fino a raggiungere Madonna di Campiglio; il completamento della metanizzazione per i Comuni di Zuclo, Bolbeno e Breguzzo; l’estensione del servizio alla frazione Ca’ Rossa ed alla zona artigianale di Storo, nonché alla frazione Por di Pieve di Bono; l'asservimento sino alla frazione di Ponte Arche nel Comune di Comano Terme, dopo aver servito le frazioni del Comune di Bleggio Superiore, passando dal passo del Durone in derivazione dall’attuale feeder che lambisce l’abitato di Zuclo; l’adeguamento del by-pass di Pieve di Bono, per garantire gli adeguati flussi e pressioni di esercizio. Tutti interventi di massima importanza per poter garantire una uniformità di servizio su tutto il territorio giudicariese.
Il più rilevante, l’stensione del feeder sino a Madonna di Campiglio, permetterebbe, da un lato, di porre le basi per la futura chiusura dell'anello Tione/Cles, essenziale per garantire la continuità nel servizio per le Giudicarie/Val Rendena e per la Valle di Sole/Val di Non e, dall’altro, la metanizzazione della località con conseguente possibilità di garantire a tutte le utenze un servizio energetico caratterizzato da maggiore sostenibilità ambientale, anche alla luce del fatto che l’ipotizzato impianto a biomassa permetterebbe di servire solo parte delle utenze, e da un minor costo d'esercizio sia per le utenze private che per il settore alberghiero.
Interventi strategici che potrebbero aiutare a fare un salto di qualità alle Giudicarie ma anche ad aiutare i Comuni a trovare nuove strade di finanziamento. C’è infatti grande attenzione anche per l’eventuale bando per la realizzazione della metanizzazione in Val Rendena, dove i Comuni della Valle del Chiese, delle Giudicarie Centrali e della Val Rendena tramite la Società Tregas, realizzando le distribuzioni dei centri abitati, potrebbero avere ulteriori benefici incrementando la loro partecipazione nella Retragas s.p.a., che garantisce il trasporto del metano da Nozza di Vestone a Tione di Trento e che annualmente elargisce dividendi piuttosto rilevanti ai possessori delle quote.
Non solo maggiori servizi per i cittadini giudicariesi dunque, ma anche iniziative per trovare risorse che possano dare maggiori garanzie per un futuro segnato da una finanza pubblica sempre più incerta. In quest’ottica di estendere servizi e razionalizzare risorse anche la richiesta alla Provincia per conoscere eventuali approfondimenti già effettuati rispetto alla possibilità di estensione del feeder nell’area di Andalo-Molveno, con la potenziale chiusura dell’anello anche in tale zona e dei conseguenti miglioramenti del servizio.
Le richieste formulate da Comunità delle Giudicarie e Conferenza dei Sindaci qualche settimana fa alla Pat hanno trovato l'appoggio del Consiglio delle Autonomie che ha condiviso l’opportunità di chiedere una revisione del PEAP rispetto alla questione specifica per non precludere la possibilità di ampliamento in Giudicarie della rete di metanizzazione. In particolare, in considerazione del fatto che ad oggi non sono disponibili dati di dettaglio che permettono di effettuare una valutazione puntuale di sostenibilità delle estensioni ipotizzate (es: costo presunto di realizzazione dei singoli interventi; remuneratività degli stessi, in funzione dei potenziali utenti raggiunti; incidenza dei costi di ampliamento sulla redditività complessiva della gara; ..), il Consiglio delle Autonomie, su richiesta delle Giudicarie, ha deliberato «di chiedere alla PAT di rinviare a successiva intesa la definizione puntuale delle estensioni da inserire nel bando, a seguito degli approfondimenti ulteriori che saranno condotti dalla PAT in termini di sostenibilità delle diverse opzioni ed al fine di tenere conto nel bando delle esigenze specifiche emerse dal territorio».