I 78 Consiglieri presenti hanno approvato all'unanimità tutti i punti all'ordine del giorno.
L'Assemblea approva il consuntivo 2012 e la convenzione per la TARES
Un'assemblea nel segno della partecipazione e della collaborazione quella tenuta ieri sera presso la Casa della Comunità delle Giudicarie. 78 consiglieri hanno approvato tutti i punti all'ordine del giorno all'unanimità: la variazione al bilancio, il conto di bilancio del 2012 e lo schema di convenzione tra Comuni e Comunità per la gestione Tares sono infatti stati approvati all’unanimità.
Approvato il Conto Consuntivo dell'esercizio finanziario 2012, dal quale emergono circa 16 milioni di stanziamenti per i servizi ai cittadini delle Giudicarie: 7,4 milioni per i servizi sociali; 6,9 milioni per i servizi legati alla gestione della filiera dei rifiuti; 1,6 milioni per il diritto allo studio e l’assistenza scolastica (mense, assegni di studio,..), ai quali si aggiungono altri 15,8 milioni di stanziamento nelle spese in conto capitale legati all’Edilizia Pubblica e Agevolata (impegni 5,6 milioni).
Il consuntivo mette in evidenza un andamento costante in rapporto alla spesa degli anni precedenti, fatto salvo una minore disponibilità di risorse nell’ambito del Servizio Socio-Assistenziale in conseguenza del trasferimento di alcune competenze minori all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
Per quanto riguarda la variazione di Bilancio è stato ratificato dall’Assemblea uno stanziamento aggiuntivo per spese legali (30 mila euro) e per l’acquisto di attrezzature per i servizi sociali (9 mila euro).
L'assemblea si è chiusa con la trattazione della convenzione con i Comuni per la riscossione della Tares, la tassa aggiunta dal governo nazionale sui rifiuti, calcolata in base ai metri quadrati di superficie delle abitazioni. Raggiunta un'intesa unanime sul trasferimento volontario dai Comuni alla Comunità della gestione del servizio di riscossione, in coordinamento con la gestione della TIA, “per ragioni di efficienza ed economicità del servizio, facendo risparmiare risorse ai Comuni”. Ventilata la possibilità che il nuovo Governo possa apportare modifiche della norma, con la conseguente necessità di adeguarsi alle nuove disposizioni.