Presso la Casa della Comunità un nuovo incontro: emersa dalle imprese anche l'esigenza "di sedersi ad un tavolo, fare sintesi e unificare il territorio; incontrarsi per capire e per poter lavorare insieme" - La Comunità a disposizione per facilitare l'incontro delle aziende e la conoscenza reciproca.
Incentivi ed agevolazioni: il supporto della PAT per le Aziende
Si è tenuto presso la casa della Comunità l'incontro “Strumenti ed incentivi per lo sviluppo delle Aziende” dedicato alle aziende giudicariesi, nell’ambito del percorso informativo e di dialogo messo in campo dalla Comunità delle Giudicarie per far conoscere gli strumenti a disposizione dei cittadini e delle imprese per far fronte ad una crisi «sempre più evidente anche in Trentino e diventata ormai strutturale per il sistema Italia».
Nell’ambito del Protocollo d’intesa fra la Comunità delle Giudicarie e l’Agenzia del Lavoro per la sperimentazione di attività congiunte per contrastare la crisi economica e favorire la ripresa dell’occupazione in Giudicarie ed in seguito alle numerose richieste pervenute in Comunità dopo l’incontro del 23 aprile scorso, nel quale si è evidenziata, grazie agli interventi dei rappresentanti giudicariesi di categoria, la fase estremamente difficile in cui versano i settori dell'artigianato, del commercio e dell'industria, e nel quale si è cercato di dare un ventaglio generale delle politiche provinciali a sostegno dell'economia, la Comunità ha ritenuto importante organizzare un ulteriore momento informativo di approfondimento e di confronto con le imprese. Possibili ora anche incontri riservati per ciascuna azienda, presso la sede della Comunità.
«In questo momento di difficoltà abbiamo deciso di continuare nel percorso intrapreso per far conoscere gli strumenti messi in campo per contrastare la crisi, e allo stesso tempo di aiutare gli imprenditori a poter meglio identificare la struttura provinciale in grado di dare la risposta più puntuale alla specifica esigenza della singola azienda. Passato il tempo dei “contributi a pioggia”, è ora ancora più importante per gli imprenditori essere informati per identificare lo strumento più adatto alla loro specifica situazione» introduce la presidente Patrizia Ballardini.
È stata così l’occasione per approfondire in dettaglio gli interventi a favore delle imprese trentine messi in campo dalla Provincia autonoma di Trento anche attraverso Trentino Sviluppo, Agenzia Provinciale per l’incentivazione delle attività economiche e Agenzia del Lavoro, passando dalle agevolazioni ai finanziamenti ai contributi erogati, dagli incentivi per innovazione, ricerca tecnologica e formazione continua ai servizi alle imprese.
«La riforma in atto a livello provinciale mira ad utilizzare meglio le risorse a disposizione che, vista la situazione, è presumibile siano in calo» puntualizza il dott. Marchi. Inoltre «si è alzata l'asticella per l'accesso ai contributi, ma anche la percentuale minima di contribuzione portata dal 7,5% al 15%».
La priorità della PAT è quella di favorire le nuove iniziative, facilitare la costruzione degli immobili produttivi, i subentri ad imprese già esistenti, le ristrutturazioni, per le quali il livello soglia per poter accedere ai contributi «è spostato dai 150mila euro di spesa ammissibile ai 50mila» per allargare le possibilità anche ad interventi meno onerosi. Previsti contributi anche per gli acquisti di immobili dismessi da più di tre anni, al fine di rendere produttivo ciò che è stato abbandonato, mentre aboliti quelli sull'acquisto di nuovi immobili. Notevoli anche gli incentivi per quanto riguarda l'innovazione, per le imprese che decidono di attivare dei consorzi e fare rete, per chi investe nella crescita dimensionale della propria azienda. Fissato anche il tetto massimo della contribuzione pari a quanto versato al fisco nei tre anni di contribuzione precedenti.
«La normativa europea dice che non possiamo dare contributi alle imprese, salvo deroghe; noi lavoriamo su quelle deroghe» ha precisato Michele Michelini all'inizio del suo intervento. In questo modo la provincia riesce a sostenere ad esempio la ricerca e lo sviluppo e permette anche ai piccoli artigiani di accedere ai contributi anche se non mancano le difficoltà: non è infatti facile scrivere un progetto di ricerca, perchè deve essere “capito” e validato da un tecnico ricercatore che dovrà trovare nel progetto stesso tutti gli strumenti necessari per poter capire se potrà funzionare. Per questo per facilitare questi progetti di ricerca stanno per essere finanziati i Cat, i centri di assistenza Tecnica che avranno il compito di assistere le imprese in questi percorsi virtuosi.
Incentivi importanti anche a chi “si porta” in azienda un tecnico o chi decide di assumerlo, per chi partecipa a fiere internazionali, per consulenze legali per vendite all'estero, per chi assume un giovane con una funzione commerciale e di marketing.
Molte le misure per i giovani (sotto i 35 anni) che decidono di fare impresa: contributi vengono assegnati sui costi di avvio dell'impresa, su quelli di costituzione della società, su oneri finanziari per il mutuo (max 50 mila euro), su luce, acqua, riscaldamento per cinque anni, fino alla consulenze dei tutor...
Sulla realizzazione di nuovi poli tecnologici e sui servizi per le imprese trentine l'intervento di Mauro Casotto in rappresentanza di Trentino Sviluppo. Servizi mirati per favorire la nascita di nuove imprese, ma anche strumenti per accompagnare le imprese mature. Nasce così, ad esempio, l'esperienza di Meccatronica «uno spazio comune dove produrre, ricercare, sperimentare prodotti e processi produttivi innovativi e più efficienti grazie all’interazione tra informatica, elettronica e meccanica. Uno dei pochi esempi in Italia di Polo dedicato alla meccatronica, dove imprenditori, lavoratori, ricercatori e studenti possono crescere condividendo un “habitat” ideale». Un progetto di Impresa Formazione Ricerca, fortemente voluto dalla Provincia autonoma di Trento, nato come luogo fisico in cui possono collaborare in modo sinergico il mondo dell’impresa, della ricerca e della formazione, supportati dai servizi ad alto valore aggiunto forniti da Trentino Sviluppo.
Sempre nell'ottica di avvicinare i giovani alle imprese, presentato anche il nuovo servizio dei tirocini estivi, a costo zero per le aziende, messi in campo da Comunità delle Giudicarie e da Agenzia del Lavoro: «Un percorso professionalizzante articolato, per creare un ponte fra la scuola ed il mondo del lavoro, in collaborazione con i soggetti operanti nel settore giovanile presenti sul territorio, in primis i Piani Giovani ed Agenzia per il Lavoro, ed in sinergia con aziende ed amministrazioni giudicariesi. Una opportunità per i giovani per mettersi in gioco e prepararsi alle sfide che il mondo del lavoro riserverà loro al termine degli studi» ha puntualizzato la presidente della Comunità Patrizia Ballardini.
"Un progetto di rete – ha aggiunto Rosanna Parisi – che ha un'importante valenza orientativa per la futura vita professionale dei nostri studenti. Proprio partendo dall'abc del lavoro, dalle regole che stanno alla base di un contesto lavorativo e da mansioni anche molto pratiche, potranno confrontare i saperi trasmessi sui banchi di scuola con le richieste di un vero contesto aziendale». La rappresentante dell'Agenzia del Lavoro per le Giudicarie ha poi esposto i 31 interventi di politica per il lavoro messi in campo. Dagli incentivi alle imprese che assumono a tempo indeterminato le categorie deboli a quelli per chi assume lavoratori che stanno per essere licenziati, dal tirocinio per l'orientamento o di inserimento lavorativo a quello di alta formazione, dall'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, vero e proprio “contratto di ingresso al mondo del lavoro”, all'apprendistato ad alta formazione di ricerca.
Al centro dell'intervento del dott. Failoni la formazione quale elemento «che permette di mettere in relazione la domanda di lavoro con le esigenze delle aziende». Agenzia del lavoro incentiva i corsi aiutando a pagare i costi di formazione, favorendo le esperienze di lavoro fuori delle aziende, agevolando la formazione per i disoccupati e puntando su figure professionali richieste dal mercato. «Stiamo cercando di semplificare la formulazione delle domande, di garantire un supporto tecnico e un sostegno alle imprese che attuano contratti di solidarietà espansivi, cioè che provano ad intraprendere quelle politiche che non solo salvaguardano i posti di lavoro, ma che mirano ad aumentarli trovando un accordo con i lavoratori per diminuire l'orario di lavoro o che favoriscono il ricambio generazionale laddove il lavoratore prossimo alla pensione decide volontariamente di lavorare meno per far posto all'assunzione di un giovane».
Al fine di dare una risposta “personalizzata” alle Aziende, emersa la possibilità di incontri riservati tra la singola impresa e Trentino Sviluppo, oppure Agenzia del Lavoro o Apiae – Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche, presso la sede della Comunità oppure direttamente in azienda con un consiglio comune: «Prima di fare un investimento o un'assunzione fate una telefonata in Provincia o all'agenzia per il lavoro o a Trentino sviluppo... e vedete se c'è qualche tipo si contribuzione o agevolazione».
All'esposizione dei relatori ne è seguito un dibattito molto vivo ed acceso, con interventi di artigiani, industriali, commercianti, inclusi i rappresentanti locali di Confindustria (Valeria Caola) e Associazione Artigiani (Narciso Marini), che hanno evidenziato da una parte la volontà delle imprese di far percepire le proprie difficoltà dall'altra la necessità di confrontarsi per trovare delle soluzioni. Esplicativo l'intervento di Narciso Marini rappresentante di categoria degli artigiani giudicariesi che ha evidenziato un limite e lanciato una proposta: «Aldilà della crisi che è evidente, un altro punto che gioca a nostro sfavore è quello di non conoscerci. Abbiamo delle eccellenze e non le conosciamo. Dobbiamo fare una sintesi e unificare il territorio, sederci ad un tavolo e capire cosa fa uno e cosa fa l'altro, per poter capire le possibilità che le Giudicarie offrono e le risorse a disposizione». Richiesta sposata subito dalla Presidente Ballardini che ha offerto la massima disponibilità a fare da referente e da facilitatore in questo percorso.