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Dichiarazioni delle Associazioni ambientaliste prive di fondamento

L'intervento della Presidente della Comunità, Patrizia Ballardini, nel corso dell'Assemblea del 19 novembre, a seguito della conferenza stampa delle Associazioni Ambientaliste e del loro "appello" contro il potenziale ampliamento dell'area sciabile in zona Serodoli.

“Desidero fare alcune puntualizzazioni, in parte superflue per i consiglieri della Comunità che, avendo seguito tutto il percorso ed approfondito, certamente avranno colto la non correttezza di alcune affermazioni fatte nei giorni scorsi dalle Associazioni Ambientaliste, anche attraverso l’ ‘Appello per salvare la Val Nambino e l’area dei 5 Laghi’ che hanno poi divulgato”. Apre così la Presidente della Comunità delle Giudicarie, Patrizia Ballardini, dopo aver spiegato i contenuti dell’Accordo di programma per il PTC approvato dall’Assemblea del 19 novembre, per poi proseguire in modo dettagliato.

 

“La puntualizzazione, che come Giunta abbiamo deciso di fare in Assemblea, deriva dalla constatazione che, a partire da quanto emerso dalla stampa, alcune dichiarazioni, l’offesa e le minacce esternate dalle Associazioni Ambientaliste sono assolutamente prive di fondamento.

 

Premetto che rispetto e ritengo tutti debbano rispettare la diversa posizione ideologica di queste Associazioni. Posizione che, ribadisco, è da rispettare sempre e comunque come tale. Le Associazioni svolgono un ruolo positivo, coerente con la loro missione, sino a quando si attengono al reale e non giungono ad offendere e minacciare chi ha idee diverse dalle loro.

 

L’offesa palesata nell’articolo de l’Adige di sabato scorso nei confronti degli Amministratori tutti è immotivata ed inaccettabile.

[ “…Sotto accusa è la volontà degli impiantisti di Campiglio, spalleggiati dalla politica locale «più per codardia che per volontà», di ampliare il carosello del turismo invernale in val Nambino .. .. dobbiamo sostenere i politici locali che hanno paura a mettersi contro i poteri forti. …” ]

Il percorso del Documento Preliminare, che sintetizza criteri ed indirizzi per il Piano Territoriale di Comunità, è stato condotto con il costante coinvolgimento di tutti gli Amministratori. Senza ripercorrere passaggi noti, che hanno costellato un cammino iniziato insieme nel gennaio 2011, concentro l’attenzione sulla più recente delibera formale di approvazione del Documento, in occasione della Conferenza per l’Accordo quadro di programma per il PTC (che include Sindaci, Presidente Comunità, Presidente Parco Naturale Adamello Brenta e Provincia di Trento), datata 7 novembre 2013: 38 presenti, di cui 35 Sindaci; accordo approvato con il voto favorevole del Parco, della Comunità delle Giudicarie, della PAT e di 34 Sindaci (astenuto, senza motivazioni, il Comune di Darè). E’ grave accusare di codardia 34 Sindaci (di fatto, 39), 2 Presidenti (Comunità e Parco) e, insieme a loro, implicitamente, tutti gli Assessori e quasi tutti i Consiglieri di Comunità (4 i voti contrari al Documento Preliminare nell’Assemblea del 9 luglio scorso).

 

 

Ancora più grave la minaccia espressa da parte dei Gruppi Ambientalisti nell’imminenza dell’Assemblea 

[« … una catastrofe, una devastazione che, se non sarà fermata dalla politica, ci costringerà a presentare una denuncia penale per disastro».]

Non esiste alcun presupposto per questo tipo di denuncia. E, oltretutto, è grave e penalmente rilevante che una minaccia di questo genere venga millantata a pochi giorni di un’assemblea deliberante. A seguito di un primo approfondimento, infatti, “si ritiene non sussistano in alcun modo i presupposti della fattispecie penale per cui nell'articolo si paventa una denunzia a carico degli amministratori-consiglieri della Comunità e dei Comuni. Per contro, risulta invece grave e potenzialmente rilevante sul piano penale che una minaccia di questo genere venga formulata a mezzo stampa all'indirizzo di coloro - i Consiglieri, che sono pubblici ufficiali nello svolgimento del proprio incarico amministrativo - con l'evidente scopo di intimidirli a pochi giorni dall'assemblea che deve deliberare sulla questione oggetto della critica sostenuta dalle associazioni e riportata nell'articolo”. Al riguardo, a tutela dell'onorabilità e del corretto svolgimento delle funzioni dei componenti dell'Assemblea di Comunità, stiamo valutando eventuali provvedimenti da assumere.

 

Con riferimento ai contenuti esternati dalle Associazioni Ambientaliste, mediante stampa e con l’Appello,alcune ulteriori precisazioni:

 

·         L’orientamento del ‘Tavolo di confronto e consultazione per il PTC’ e quindi della Giunta e dell’Assemblea della Comunità non si fonda certo su ‘fumose motivazioni economiche del mercato internazionale dello sci’ che sarebbero state accampate’ dalla Presidente della Comunità delle Giudicarie.

 

Ogni ragionamento è stato fatto partendo da dati certi, elaborati da soggetti terzi, che sono stati messi a disposizione di tutti in modo trasparente (anche nel fascicolo inviato nei mesi scorsi a tutte le famiglie). 

Senza riprendere i dati relativi all’indotto economico e sociale, solo due numeri per dare la cifra di ciò di cui stiamo parlando: in una stagione invernale la ski area è frequentata da 1milione di sciatori (2milioni se si considerano anche Folgarida e Marilleva) e le tre società impiantistiche danno lavoro a 400 persone (50% occupate tutto l’anno).

 

·         Le Associazioni Ambientaliste fanno un processo alle intenzioni, e strumentalizzano il percorso condotto ed i contenuti, prospettando un disegno apocalittico che oggi non ha fondamento 

[“…come scempio di cui un domani pagheremo tutti le conseguenze. …con disboscamenti indiscriminati e sfregio totale della Natura. …le montagne vadano trasformate in una Disneyland invernale. …una catastrofe, una devastazione. … realizzare due impianti di risalita in val Nambino – uno fino al lago, il primo dei cinque della zona, e l’altro ai Serodoli - con piste… “]

 

In realtà, ciò che è stato condiviso e approvato è semplicemente un approfondimento dettagliato su un’”area di studio” condivisa anche con il Parco, frutto di un atteggiamento responsabile ed umile da parte di Amministratori che si trovano di fronte ogni giorno alla difficoltà di dover prendere decisioni forti, che implicano vantaggi per la collettività ma talora anche effetti collaterali potenzialmente critici.

Un primo approfondimento per comprendere impatti ambientali, economici e sociali, tenendo conto dell’obiettivo di fondo di garantire una prospettiva al territorio ed il bene comune.

Un approfondimento affidato ad un professionista specializzato, scelto di concerto con il  Parco Naturale Adamello Brenta, a garanzia della sua imparzialità, e che, peraltro, qualora si dovesse proseguire, dovrà essere seguito da tutte le accurate e puntuali verifiche di sostenibilità e di impatto previste dalla normativa vigente.

 

·         Le Associazioni Ambientaliste attribuiscono ‘colpe’ ed iniziative in modo improprio e negano l’effettivo percorso di partecipazione allargata che è stato condotto

[“…Sotto accusa è la volontà degli impiantisti di Campiglio, spalleggiati dalla politica locale ..  .. È assurdo che decidano quali paletti predisporre per il Brenta e gli altri gruppi senza coinvolgere le associazioni e la popolazione..».]

 

Il Documento Preliminare al Piano Territoriale e quindi l’Accordo di programma è sintesi della volontà del Territorio, non di un singolo o di pochi soggetti, a valle di un intenso percorso di analisi, di approfondimento e di ascolto. Quanto è accaduto, nei tempi più recenti, in occasione del ‘Tavolo di confronto e consultazione per il PTC’ sul tema specifico è pubblico e chiaro. Su 39 rappresentanti degli interessi sociali, economici, culturali ed ambientali, tutti hanno sostenuto l’esigenza di tenere aperta la possibilità a potenziali futuri ampliamenti del demanio sciabile, ad eccezione di Italia Nostra e del Parco Naturale Adamello Brenta, ove quest’ultimo ha poi condiviso l’opportunità di procedere identificando un’area di studio in zona Serodoli, sulla quale effettuare approfondimenti di tipo tecnico, economico, sociale ed ambientale (con il partner scelto insieme: Agenda 21).

Il percorso per giungere al Documento Preliminare e quindi all’Accordo quadro per il PTC è stato intenso e partecipato, così come il percorso di approvazione formale a valle (Conferenza Sindaci, Assemblea Comunità, Conferenza per l’accordo quadro).

Il percorso legato alla VAS (valutazione ambientale strategica) ed al tempo stesso quello legato all’approfondimento sull’area Serodoli vedrà anche il coinvolgimento dei Soggetti territoriali coinvolti, in primis i portatori di interessi ambientali: il Parco Naturale Adamello Brenta con priorità e quindi anche le Associazioni Ambientaliste. Queste potranno rapportarsi direttamente con Agenda 21 e, se sono in possesso di informazioni ed approfondimenti effettivamente rilevanti e fondati, saranno tenute in considerazione.

 

·         Le Associazioni Ambientaliste adducono che vi sarebbe uno sperpero di risorse pubbliche

[“..20 o 30 milioni di denaro pubblico che non possiamo permetterci di spendere” avrebbe detto il presidente Mayer.. “..soldi per distruggere il territorio.. .. soldi nostri perché paga la Provincia”]

 

Qualora si giungesse ad un ampliamento del demanio sciabile, non vi sarebbe alcun investimento pubblico.L’investimento, qualora si dovesse giungere a quel punto, sarebbe totalmente a carico di una società privata, Funivie Madonna di Campiglio Spa.

 

·         Le Associazioni Ambientaliste ritengono che il potenziale ampliamento provocherebbe un danno economico, incidendo negativamente ed in modo rilevante sul turismo estivo

[“…contro un sistema politico che ha puntato, da anni, sulla sola disciplina invernale non considerando i numeri portati dall’estate, dal turismo alternativo, dagli amanti della montagna senza consumo energetico e senza devastazione del territorio..”]

 

La preoccupazione degli Amministratori è quella di dare una prospettiva economica e sociale al Territorio, continuando a lavorare per favorire destagionalizzazione e nuove forme di turismo sostenibile, ma, al tempo stesso, quella di fare il possibile per garantire i flussi attuali e non perdere competitività, alla luce di un contesto sempre più aggressivo e dell’evoluzione del mercato (ove, senza andare in dettaglio, si registra, ad esempio, una incidenza crescente e determinante degli stranieri, attratti anche dalla dimensione della ski area, oltre che dalla sua qualità. ...E’ di pochi giorni orsono la visita della prima delegazione cinese a M.di Campiglio, interessata essenzialmente alla Ski Area).

 

Obiettivo del Territorio non è certo limitare il turismo estivo. Anzi! Non possiamo dimenticare progetti in corso ed in nuce, in Giudicarie, atti a favorire nuove forme di turismo sostenibile complementari alla proposta sci. Cito solo alcuni esempi, non certo esaustivi: investimento sulle piste ciclabili; attivazione del BiciBus in estate associato ad altre forme di mobilità su navetta; percorso legato al riconoscimento Dolomiti Patrimonio Umanità (assegnato nel 2009 e confermato nel 2012, evidenziando la capacità del Territorio di gestire il delicato equilibrio tra ambiente ed infrastrutturazione per la pratica dello sci); progetto Parco fluviale del Sarca (in attivazione in queste settimane); candidatura quale Biosfera UNESCO ‘Dalle Dolomiti al Garda”. Ma oggi queste iniziative, insieme alle numerose altre, non sono in grado di garantire flussi economici rilevanti.

Peraltro, si registra generalmente una correlazione diretta tra la frequentazione della montagna e la presenza di impianti di risalita. Utilizzando gli impianti, per i camminatori è possibile godersi panorami mozzafiato e magnifiche escursioni senza troppa fatica.

 

·         Appello alla Provincia di Trento e all’Unione Europea da parte delle Associazioni Ambientaliste

[“..  le sottoscritte Associazioni Ambientaliste chiedono che con la massima urgenza e fermezza gli Uffici Provinciali  neghino fin sul nascere questo distruttivo e illogico proposito. Sperano inoltre in un responsabile e lungimirante intervento del Muse ... Auspicano infine un intervento di controllo da parte dei funzionari dell'Unione Europea..]

 

Ricordiamo che la pianificazione del territorio spetta alla Comunità di valle, quale “competenza” attribuita anche direttamente dal PUP ed oggi le Giudicarie devono avere la maturità e l’ambizione di saper gestire autonomamente l’unica vera competenza ad oggi trasferita dalla Provincia.

 

Chiudo portando alla vostra attenzione un dato presentato venerdi scorso al convegno ”Progettare Paesaggi Dolomitici”, nell’intervento del Segretario Generale della Fondazione Dolomiti Unesco e della Convenzione delle Alpi.

 

MOTIVI CHE SPINGONO A VISITARE LE ALPI (inverno)

69% ‘le montagne’

56% attrattività ski area

42% certezza presenza di neve

39% paesaggio e natura

37% positiva esperienza in passato

Indagine. Domanda a risposte multiple (Austrian National Tourism Organization anno 2011/2012)

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