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Viabilità e mobilità in Giudicarie: la priorità del territorio

La Comunità di Valle in prima linea per la realizzazione di nuovi interventi funzionali allo sviluppo del territorio.

L’obiettivo che la Comunità si era dato di costruire in forma partecipata un documento quadro degli interventi prioritari riguardanti la viabilità e la mobilità delle Giudicarie, per sollecitare l’avvio della programmazione di opere viarie di importanza strategica, il completamento della rete delle piste ciclo-pedonali di livello locale e il miglioramento dell’attuale sistema di trasporto pubblico di linea e di tipo turistico, è stato centrato.
Entro la scadenza convenuta con la Provincia, si è giunti alla stesura definiva del Documento preliminare rispetto a cui la Giunta provinciale dovrà ora procedere a dare avvio agli adempimenti formali per giungere alla approvazione definitiva del Piano Stralcio per la Mobilità delle Giudicarie.

L’ultima assemblea è stata l’occasione per fare il punto della situazione. “La costruzione del ‘Piano Stralcio’ rappresenta un tassello fondamentale, con la definizione di un quadro strategico complessivo di interventi richiesti dal territorio a completamento del piano di opere già previste dalla PAT per le Giudicarie (per un investimento pari a circa 300 milioni di euro), con l’obiettivo di riorganizzare la mobilità in Giudicarie” ha sottolineato la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini. “Un cammino iniziato con incontri con il territorio, e con i Sindaci in particolare, che ci hanno impegnato per diversi mesi nel cercare di promuovere la realizzazione di un moderno sistema di mobilità integrata, che possa servire al miglioramento della qualità della vita della nostra gente e al tempo stesso possa rappresentare un valore aggiunto ed un volano per la nostra economia, a partire dal settore turistico, ma non solo. Ora c’è un impegno diretto e concreto anche da parte della Provincia, per passare dalle parole ai fatti”.

“Dopo una prima fase di ascolto e confronto – come ha ricordato l’Assessore alla Mobilità Gianpaolo Vaia (nella foto) - nella quale si è puntato molto sul coinvolgimento dei Sindaci e degli Amministratori locali per far emergere istanze e bisogni dei diversi ambiti, abbiamo avuto alcuni incontri con l’Assessore provinciale competente Alberto Pacher, per concordare le tappe del percorso previsto per l’approvazione del Piano Stralcio ma anche per approfondire lo stato del progetto Metroland, abbiamo provveduto a formare una prima bozza del documento, che è stato presentato alla Giunta ed all’Assemblea della Comunità ed inviato a tutti i Comuni, alle Aziende per il Turismo, ai BIM e al Parco Naturale Adamello Brenta. Abbiamo quindi raccolto le osservazioni presentate da tutti questi enti e dalle categorie che hanno ritenuto di dare il proprio contributo, per procedere alla stesura definitiva del Documento preliminare, nel quale, dopo aver dato conto del percorso e del metodo seguiti e dell’impostazione di fondo prescelta, sono stati evidenziati tutti gli interventi e le opere ritenuti strategici per giungere alla realizzazione di un sistema di mobilità integrata, multimodale ed ecosostenibile”.

“All’inizio di quest’anno – ha poi aggiunto l’assessore Vaia - abbiamo quindi inviato il ‘Piano Stralcio’ al Presidente Dellai e all’Assessore Pacher, oltre che ai dipartimenti provinciali interessati, affinchè, come concordato, la Giunta provinciale possa ora assumere le delibere di competenza, che dovranno tradurre quel documento nella proposta integrata di ‘Piano Stralcio’ sulla quale dare avvio alle successive fasi di acquisizione di tutta la documentazione tecnica necessaria alla valutazione di strategicità, sotto il profilo degli effetti sull’ambiente, nonché alla quantificazione di massima dei costi degli interventi previsti. Sulla proposta cosi corredata e con l’indicazione dei relativi ordini di priorità delle opere previste, verrà quindi avviata la fase della concertazione con tutte le amministrazioni interessate che dovranno rendere i propri formali pareri in merito, e della pubblicazione onde consentire la presentazione di eventuali osservazioni. Dopo di che, la Giunta provinciale, d’intesa con la Comunità, potrà procedere all’approvazione definitiva del ‘Piano Stralcio’, funzionale al successivo inserimento dei singoli interventi nei documenti di programmazione di settore della Provincia.”

“Noi – ha concluso l’assessore Vaia – abbiamo svolto il compito che ci eravamo assunti. Ora tocca alla Giunta provinciale mantener fede agli impegni presi, completando il percorso nel più breve tempo possibile, così che si possa poi pensare all’esecuzione degli interventi più urgenti e a sostenere la programmazione via via di tutti gli altri”.

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Alcuni dettagli del ‘Piano Stralcio Mobilità e Viabilità delle Giudicarie’
(il documento integrale è disponibile sul sito della Comunità delle Giudicarie ‘www.comunitadellegiudicarie.it’).
Molti gli interventi ritenuti prioritari perché di “rilevanza comunitaria”.
Mentre è già in fase avanzata la parte progettuale della variante di Ponte Arche, per completare il disegno di revisione dell’accesso alle Giudicarie da Trento, si deve rendere più scorrevole e sicuro il tratto che permette di attraversare la gola di Ponte Pià. Irrinunciabile programmare una sistemazione complessiva di tutto il tratto in galleria, sia attraverso il raddrizzamento del tracciato sia attraverso la sistemazione definitiva del traforo con interventi strutturali per rendere più stabili e sicure le pareti e le volte attuali e allo stesso tempo con l’implementazione di più moderni sistemi di impermeabilizzazione e migliori impianti di illuminazione e areazione.

Parimenti appare improrogabile affiancare alla realizzazione della variante di Pinzolo che consentirà a breve di eliminare “l’imbuto” costituito dall’attraversamento del centro abitato, il completamento della viabilità alternativa della bassa Val Rendena con interventi che allontanino il traffico dai centri abitati dei paesi di Villa, Javrè, Darè, Vigo, Pelugo, Spiazzo, al fine di migliorare la fluidità del traffico e quindi l’offerta turistica ma anche la sicurezza di chi abita in valle.

Sempre con il fine di spostare il traffico all’esterno dei centri abitati sono individuati come prioritari anche la variante di Breguzzo e Bondo, che si configura quale ulteriore tassello per il completamento dell'asse viario Ponte Caffaro-Tione in prosecuzione dei tratti di allargamento già realizzati (Tione-Breguzzo) e di quelli di prossima realizzazione (Variante di Pieve di Bono), e la nuova circonvallazione di Tione di Trento, per smistare il notevole traffico proveniente dalle tre direttrici principali convergenti nella Busa.


A questi si affiancano interventi di grande rilevanza strategica ma di minor entità economica. Ne fanno parte la Variante via Campini-zona industriale di Storo che potrebbe risolvere il problema del transito dei mezzi pesanti provenienti dalla provincia di Brescia e diretti alla zona industriale di Storo e alla Val di Ledro, la Variante di Roncone e Lardaro nell’ottica di una risistemazione complessiva della statale del Caffaro lungo il tracciato che interessa la Valle del Chiese, la Variante di Zuclo per dare un’indispensabile via alternativa a quella principale tra la Busa di Tione e le Giudicarie Esteriori, la Variante di Saone, con il duplice obiettivo di eliminare il traffico di transito, da e per Trento, sia sull’attuale tratto della statale del Caffaro che divide in due l’abitato di Saone sia attraverso i paesi di Ragoli e Preore.

Altrettanti gli interventi di rilevanza sovracomunale per rendere più sicure le strade giudicariesi come quelli riguardanti la strada provinciale del Lisano, la strada statale del laghi di Tenno e Molveno nella zona di Fiavè, la strada che collega Condino a Brione, e ancora l’allargamento di quella tra Bersone e Daone.

Vi è poi un forte richiamo alla necessità di procedere anche su progetti di rilevanza “extraterritoriale” come la tangenziale Ponte Re – Idro, l’allargamento della strada statale da Nembia a Molveno e, magari, il tunnel di collegamento tra Valle del Chiese e Riva del Garda, la cui realizzazione avrebbe indubbie ricadute positive anche sull’economia degli ambiti giudicariesi.


Non solo interventi su strade ma anche un’attenzione particolare al completamento della rete delle piste ciclo-pedonali, nei tratti monchi lungo le dorsali in gran parte già realizzate (quella della Val del Chiese e quella della Busa di Tione verso la Val Rendena): nonché alla assoluta necessità di realizzare le opere necessarie al superamento della zona di Ponte Pià nelle Giudicarie Esteriori e quelle per collegare la Busa di Tione agli abitati di Breguzzo e Bondo, le Esteriori e Riva del Garda, Lardaro con Praso e la val di Daone oltre che con Pieve di Bono.


Infine gli interventi per il miglioramento del sistema di trasporto pubblico di linea e turistico.
A cominciare dal dichiarato interesse verso il progetto Metroland con il quale la provincia sta ridisegnando una nuova mobilità in Trentino per valorizzare l’utilizzo della rotaia. A proposito del tracciato attualmente ipotizzato lungo il territorio delle Giudicarie (la c.d. Linea Azzurra: Trento-Rovereto- Arco-Comano Terme-Tione), l’Assemblea della Comunità ha approvato una mozione per chiedere alla Giunta provinciale che, nella definizione dell’annunciato bando del concorso di idee per la progettazione preliminare di “Metroland”, sia prevista la progettazione con priorità della tratta “Trento-Sarche-Comano Terme-Tione”, con prolungamenti verso le stazioni finali di Pinzolo-Carisolo e di Storo-Ponte Caffaro, in quanto ritenuta più funzionale alle esigenze di spostamento della popolazione residente verso il capoluogo, ma anche rispetto ai notevoli flussi turistici che presumibilmente potrebbero incrementarsi in ipotesi di collegamento diretto con le linee di trasporto ferroviario e le tratte viarie internazionali.

Altra opera di tipo strutturale rilevata è il collegamento funicolare Belvedere Express tra Campiglio a Campo Carlo Magno, già previsto nei Piani di mobilità integrata dell’alta Val Rendena per dare soluzione alle problematiche del trasporto e della vivibilità della stazione turistica di Madonna di Campiglio.

Ci sono poi gli interventi per completare e razionalizzare il servizio di trasporto di linea risolvendo alcune problematiche che sembrano legate all’insufficiente coordinamento dei vari servizi, sia in termini di interconnessione tra mezzi, corse, iniziative dei vari soggetti che di combinazione degli orari e delle frequenze previste. Inoltre appare evidente la necessità di ripristinare il servizio sulla tratta Madonna di Campiglio – Brescia e su quella tra Ponte Arche e Molveno e attivare dei collegamenti con i paesi di Bocenago, Massimeno e Verdesina.

Sono stati infine previste iniziative per assicurare un maggior coordinamento dei servizi di mobilità di tipo turistico attualmente gestiti da diversi soggetti nei rispettivi ambiti territoriali delle Giudicarie, al fine di rendere maggiormente efficace tale forma di mobilità alternativa e farne anzi una sorta di valore aggiunto dell’offerta turistica del territorio giudicariese. Si intende così perseguire una maggior integrazione anche con il trasporto di linea, quanto orari, corse e coincidenze, l’uniformazione delle tariffe e la definizione di opzioni di viaggio (tipo “welcome card”); implementare modalità di informazione multimediale e riconoscimento intuitivo dei servizi per una maggior conoscenza e un più agevole utilizzo dell’intera rete di trasporti pubblici, evidenziando i punti di connessione anche con altri sistemi di mobilità (impianti a fune, piste ciclabili, ecc.) e di accesso ai beni e ai siti di valore storico-culturale e di interesse turistico; sostenere l’impiego di mezzi ecologici (quali minubus elettrici) e dotati di equipaggiamenti (come carrelli portabici, sistemi elevatori) che rendano possibile anche il trasporto di particolari tipologie di utenti (cicloturisti, famiglie con passeggini, anziani, disabili, ecc.).

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