Positivo il bilancio sulla chiusura della strada che attraversa il paese, un passo fondamentale per un'offerta turistica allettante - Piena disponibilità degli amministratori a valutare accorgimenti e modifiche all'iniziativa.
Variante di Ponte Arche, una priorità per tutte le Giudicarie
In un incontro tra la Giunta Comunale di Comano Terme e la Comunità delle Giudicarie rappresentata dalla Presidente Patrizia Ballardini e dall'assessore alla mobilità Gianpaolo Vaia, si è parlato della sperimentazione della chiusura al traffico della strada statale nel tratto dell'attraversamento di Ponte Arche. Ne è uscito un bilancio positivo dell'iniziativa che ha fatto emergere da un lato la necessità di liberare dal traffico l'area di accesso alle Terme di Comano e dall'altro la priorità di realizzare una variante per Ponte Arche.
Un paese ospitale che riesca a coniugare la sua vocazione secolare di luogo di cura termale con una vacanza adatta alle famiglie, un posto tranquillo dove poter rigenerarsi con la possibilità di svago e divertimento. Questo l'obiettivo che ha spinto l'amministrazione comunale di Comano Terme, a seguito di un confronto con la Comunità di Valle e l’Azienda di Promozione Turistica a cercare, con la chiusura temporanea nel periodo estivo della strada che taglia l'abitato di Ponte Arche, di puntare su una riorganizzazione del traffico e ad uno spostamento dal paese dei mezzi di trasporto in transito da e per Trento.
«Una priorità non solo per Ponte Arche e per le Esteriori, ma per tutte le Giudicarie che vedono, come asse principale di comunicazione quello che collega Tione a Trento, una via di primaria importanza per accedere ai servizi che il capoluogo offre, un collegamento percorso quotidianamente da lavoratori e da studenti pendolari, ma anche una via di accesso fondamentale per le Giudicarie e quindi un nodo strategico per l'accesso dei turisti e per la fruizione delle stesse» precisa Patrizia Ballardini presidente della Comunità di Valle che aggiunge: «l'obiettivo è quello di riuscire a conciliare le esigenze di chi transita con quelle di chi vive o soggiorna in un centro abitato che desidera ritrovare una qualità della vita, che solo l'allontanamento del traffico può dare, trovando delle soluzioni e degli accorgimenti che possano migliorare rispetto alla sperimentazione di questa estate».
Da qui l'incontro tra Comunità delle Giudicarie e Comune di Comano Terme per verificare, a conclusione del periodo di due settimane di sperimentazione della chiusura al traffico della strada statale, le impressioni e i dati relativi all'iniziativa.
«È facile intuire come il centro di Ponte Arche possa essere risultato più vivibile e apprezzabile perchè liberato da un flusso consistente di auto e mezzi pesanti» ha sottolineato il sindaco di Comano Terme Livio Caldera, ma non solo, aggiunge l’Assessore alla viabilità del Comune Achille Onorati. «Dai dati che abbiamo raccolto e dalle simulazioni che abbiamo fatto risulta che il percorso che l'automobilista si trova a compiere con la deviazione dal bivio Belsit al Ponte dei Servi, se viene rispettato il codice della strada, viene coperto in un tempo del tutto paragonabile a quello che prevede l'attraversamento di Ponte Arche, e risulta molto simile anche in lunghezza». Diversa è invece la percezione dell'automobilista che ha l'impressione di “impiegare” più tempo con la deviazione e di fare un percorso più tortuoso e complicato.
Nonostante questo appare chiaro a tutti che la vivibilità del centro in una condizione di traffico limitato viene sostanzialmente migliorata e esaltata la vocazione turistica come sottolineato dall'Assessore al Turismo del Comune di Comano Terme Micaela Bailo: «Rendere più attrattiva una località che punta molto sull'ospitalità, limitando il disturbo arrecato dal passaggio delle auto, è determinante per proporsi ad un mercato sempre più esigente e attento all'offerta e per noi ormai è di vitale importanza».
Ne sono convinti anche l'Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta e la maggioranza degli operatori turistici, nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria, anche se non manca qualche elemento di criticità sollevato da pendolari e fornitori che ha indotto i partecipanti all'incontro ad una ulteriore riflessione e ad un approfondimento per ponderare e calibrare le scelte per il prossimo anno anche sulla base delle istanze provenienti dal territorio.
“Se piccoli accorgimenti possono migliorare la situazione nell’immediato e conciliare i diversi interessi, è del tutto evidente che la soluzione definitiva del problema e che metterà d’accordo tutti, non può che essere la realizzazione della Variante di Ponte Arche» ha ribadito l'assessore della Comunità delle Giudicarie Gianpaolo Vaia. «Per questo stiamo organizzando un nuovo incontro con l'assessore competente della Pat Alberto Pacher per avere rassicurazioni circa i precedenti impegni di inserire nel prossimo bilancio provinciale le risorse necessarie a realizzare questa opera viaria, la cui rilevanza strategica è del tutto evidente per l’intero territorio delle Giudicarie».
Comunità di Valle e Comune di Comano Terme uniti dunque nell'obiettivo di ridare, con la chiusura al traffico del centro di Ponte Arche, una nuova attrattività alla zona che ruota attorno alla stazione termale e allo stesso tempo determinati nel chiedere alla Pat «un'opera necessaria, attesa da tutti i giudicariesi ormai da molti anni».