Partito con l'incontro all'Istituto di Istruzione "Guetti" di Tione il piano di divulgazione e di incontro con il territorio.

Partito con l'incontro all'Istituto di Istruzione "Guetti" di Tione il piano di divulgazione e di incontro con il territorio.
«Abbiamo ritenuto importante organizzare dei momenti di informazione mirata per la comunità, affinché i nostri cittadini possano conoscere i servizi in essere e perché da questi incontri possano nascere eventuali spunti di ottimizzazione dei servizi stessi». Introduce così la Presidente della Comunità delle Giudicarie, Patrizia Ballardini, l'incontro, moderato dal dirigente scolastico proff. Severino Papaleoni, tenuto presso l'Istituto Comprensivo Guetti a Tione, primo di un cammino che porterà gli amministratori della Comunità a contatto con la società giudicariese. Per poi proseguire: “Abbiamo ritenuto di costruire incontri di divulgazione e confronto insieme ai referenti territoriali che lavorano insieme alla Comunità su specifici servizi sociali, focalizzando ciascuno dei quattro incontri previsti su tematiche specifiche. Questa sera al centro dell’attenzione ci saranno i giovani ed il ruolo dell’orientamento, ove la sinergia tra famiglia-scuola ed istituzioni si rivela cruciale”.
Presente per tutta la durata dell’incontro l'assessore della Pat Marta Dalmaso che ha ringraziato gli amministratori della Comunità e tutti gli operatori impegnati nel sociale per il grande lavoro svolto e per quello che stanno facendo, e manifestato il suo compiacimento per il coinvolgimento della scuola: «Il Piano Sociale dice che il territorio deve scoprire la scuola... la legge dice alla scuola che deve sentirsi all’interno della Comunità e mettersi a disposizione della Comunità. Mi complimento quindi anche per le modalità con cui è stata fatta la presentazione e la divulgazione del Piano Sociale. Trovo particolarmente efficace l'averlo proposto nelle scuole in una serata nella quale c’è stata particolare attenzione sia verso l'informazione dei servizi sociali che per l’orientamento dei nostri ragazzi ai quali dobbiamo dare la massima fiducia».
«Il nostro è un tentativo di far conoscere il Piano sociale delle Giudicarie- esordisce l'Assessore alle Politiche sociali e Salute Luigi Olivieri- già iniziato con l'invio alle famiglie di un estratto del Piano che dia contezza di quanto la loro Comunità fa. In questo libricino sono state inserite delle notizie utili a partire dai servizi che la Comunità eroga a come è articolato il servizio sociale della Comunità, dall'indicazione di quali e dove siano gli sportelli ad una serie di informazioni che dovrebbero avvicinare i cittadini ai servizi». Ma non solo informazioni ma anche dialogo e confronto con il cittadino.
«Attraverso 11 riunioni del Tavolo Territoriale, che rappresenta il motore della pianificazione con funzione di lettura dei bisogni del territorio e il luogo di confronto di ogni proposta e azione, con il contributo del Dipartimento di Economia e Studi Aziendali dell’Università di Trento e di 5 focus gruppi coordinati dall’“ufficio di piano” con la partecipazione di circa 60 rappresentanti di servizi, cooperative e associazioni, si sono evidenziati il contesto socio-economico del territorio, l’offerta dei servizi socio-assistenziali erogati da soggetti pubblici, di terzo settore e dell’associazionismo, e i bisogni sociali, sintetizzati in 55 esigenze. A questa fase analitica è seguita quella di pianificazione, che ha portato alla determinazione delle priorità sintetizzate in 26 azioni e alla stesura del programma attuativo. ».
Il piano Sociale è infatti “aperto” e può essere modificato e calibrato a seconda delle eventuali esigenze riscontrate sul territorio. Un territorio vasto e complesso quello della Comunità più grande del Trentino, con 38mila abitanti e 16mila gruppi familiari, che sta facendo i conti con una crisi economica con ripercussioni sull'occupazione e sull'impresa, e allo stesso tempo che sta conoscendo un invecchiamento della popolazione addirittura amplificato rispetto alla media nazionale (tasso di natalità 8,8% e indice di vecchiaia al 109%). Un territorio dove la stabilità della famiglia è messa in discussione da un numero sempre maggiore di divorzi e dove l'integrazione dello straniero è ancora parziale.
«In questo contesto è evidente che un assistente sociale ogni 3.750 abitanti giudicariesi non permette di garantire una presenza articolata sul territorio e di essere incisivi su tutti i fronti; è pertanto auspicabile un aumento delle risorse umane per le Giudicarie per poter colmare i disagi che vengono manifestati quotidianamente da anziani, disabili, stranieri, famiglie e minori». Proprio per i minori fondamentale appare l'istituzione di un centro territoriale per l’orientamento.
In questa direzione anche l'intervento di Claudio Pucci professore al Guetti che ha posto l'attenzione su “L’accompagnamento nei processi di orientamento nella scuola”: «L’orientamento è essenziale alla scuola, che ha come obbiettivo quello di permettere a ciascuno di impossessarsi di quelle capacità necessarie a costruire un proprio progetto di vita. Non più solo un orientamento di scelta scolastica ma di vita: la scuola non deve quindi limitarsi a fornire informazioni, ma deve adoperarsi per favorire nei ragazzi la maturazione di competenze necessarie per poter vivere in maniera autonoma le proprie scelte». É evidente che la scuola da sola può fare poco e deve essere supportata dalla famiglia che è il primo grande centro educativo e formativo per i giovani.
A tal proposito l'intervento e la relazione delle assistenti sociali Elena Gianmarco e Michela Fioroni impegnate in un gruppo di lavoro dove operano insieme al consultorio, ad un servizio di psicologia, a rappresentanti della scuola materna e alle associazioni e alle cooperative nell'ottica di pianificare e progettare gli interventi nell'area dei minori. Questo gruppo di lavoro è chiamato a capire quelle che sono le esigenze dei giovani giudicariesi e ha favorito inoltre la conoscenza reciproca e la collaborazione tra i vari operatori impegnati nel sociale. Frutto di una proficua collaborazione e di un'unione di intenti anche “Familiar...mente”, un progetto sperimentale di educativa domiciliare a favore dei genitori reso possibile grazie alla collaborazione tra Comunità, cooperativa L’Ancora e Comunità Murialdo. Un progetto finalizzato alla tutela dei minori, che si esplica in un supporto ai genitori perché possano essere più efficaci nel loro ruolo e possano aiutare i loro figli a risolvere i problemi.
Di massima importanza anche il tema affrontato da Mariano Failoni Presidente della cooperativa L'Ancora che ha posto la sua attenzione sui ragazzi che presentano delle problematicità nel mondo scolastico: «Fondamentale è riuscire a trovare il modo di accompagnarli nel percorso formativo sia per garantire a tutti una possibilità di apprendimento che sta alla base di qualsiasi altra scelta, sia per cercare di trovare soluzione a disagi che se lasciati insoluti potrebbero sfociare in situazioni ben più difficili da risolvere tenendo sempre conto che anche da un punto di vista economico è sempre meglio prevenire che curare».
Prossime tappe del percorso divulgativo del piano sociale e di incontro con la popolazione giudicariese:
MARTEDI 19 GIUGNO 2012 focus su politiche e servizi per le persone anziane, con l'intervento dell'Assessore Provinciale alla Salute e Politiche sociali dott. Ugo Rossi - a CONDINO ore 20.00 presso la sala consiliare del Comune di Condino;
MERCOLEDI 27 GIUGNO 2012 focus sui giovani, con l'intervento del Presidente della Commissione politiche sociali del Consiglio provinciale dott. Mattia Civico - a VIGO RENDENA ore 20.30 presso la sala consiliare del Comune di Vigo Rendena.
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Alcune specifiche del Piano
I COMPONENTI DEL TAVOLO TERRITORIALE
• quattro rappresentanti dei comuni
• due rappresentanti delle parti sociali: sindacato e aziende
• un rappresentante del distretto sanitario
• un rappresentante dei servizi educativi e scolastici
• sei rappresentanti del terzo settore
• un esponente delle A.P.S.P.
• la responsabile del Servizio socio-assistenziale (Annalisa Zambotti)
• la coordinatrice delle assistenti sociali della Comunità
• l’assessore per le politiche sociali e per la salute con funzioni di Presidente
• il presidente della Commissione Assembleare per le politiche sociali e sanitarie,
asili nido e assistenza scolastica.
LE LINEE STRATEGICHE DEL PIANO SOCIALE:
• il mantenimento dei servizi e degli interventi tradizionalmente erogati sul territorio secondo
un’ottica di sostenibilità e di razionalizzazione del sistema mediante l’attivazione di reti informali;
• la domiciliarità, intesa come permanenza della persona non autosufficiente nel proprio ambiente
di vita, attraverso l’erogazione di servizi domiciliari e semi-residenziali a sostegno e integrazione
delle attività di cura e come forma di collaborazione e sollievo per le famiglie;
• i servizi e interventi intermedi tra quelli residenziali e quelli domiciliari: per le persone anziane sole, parzialmente autosufficienti, in grado di gestire i compiti di vita se supportate con interventi a
bassa o media protezione, come quelli previsti dalle Case di soggiorno per anziani e dagli Alloggi
protetti;
• il sostegno alla genitorialità sia in ambito preventivo e promozionale che a fronte di situazioni
sociali e relazionali problematiche (orientamento scolastico, promozione di politiche giovanili volte
all’acquisizione di comportamenti responsabili e alla prevenzione di situazioni di rischio e
marginalità sociale, recupero e sostegno delle competenze educative, relazionali e di cura e forme
di sostegno tra famiglie);
• la formazione interdisciplinare e trasversale che coinvolge le varie professionalità nei diversi ambiti del sistema dei servizi (per facilitare la conoscenza tra gli operatori e la condivisione di modalità
operative, superare la diffidenza, aumentare il rapporto di fiducia e migliorare le capacità di
orientamento a favore dell’utenza);
• una maggiore integrazione tra le istituzioni, le amministrazioni comunali, i servizi e i soggetti del
territorio al fine di migliorare l’efficacia degli interventi a fronte della varietà dei bisogni sociali,
attraverso la predisposizione di strumenti informativi facilmente consultabili e diffondibili.
LE AZIONI PRIORITARIE
rappresentano la parte operativa del Piano e ciò che dovrebbe essere realizzato quest’anno
AREAMINORI E FAMIGLIE
- Istituzione di un centro territoriale per l’orientamento
- Coordinamento istituzionale delle politiche giovanili
- Promozione dell’accoglienza familiare
- Costituzione di un gruppo multidisciplinare in area minori
- Progetto sperimentale di educativa domiciliare a favore dei genitori “Familiar…mente” (coop. L’Ancora e Comunità Murialdo)
AREA ADULTI
Potenziamento degli strumenti per l’avviamento e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
Interventi sperimentali di inclusione sociale per persone con problemi di salute mentale (cooperativa Il Bucaneve)
AREA DISABILI
Modello di presa in carico integrata di persone disabili e/o con problemi di salute mentale per l’inserimento occupazionale e/o lavorativo
Progetti di inclusione sociale per persone disabili
Analisi del “dopo di noi” e progettazione di risposte residenziali
Promozione dell’istituto dell’amministratore di sostegno
AREA ANZIANI
Potenziamento dei Centri servizi per anziani
Analisi e quantificazione del fenomeno del badantato
Riorganizzazione della Casa per anziani di Roncone (alloggi protetti)
AREA STRANIERI
Promozione delle culture straniere attraverso la stampa locale
Promozione della partecipazione delle persone straniere alle attività delle associazioni ricreative e di utilità sociale
Promozione di interventi di mediazione culturale e linguistica
AREA TRASVERSALE DEL VOLONTARIATO
Progetto sperimentale “Pronto soccorso sociale in Giudicarie” (associazione Comunità Handicap)
Promozione del volontariato giovanile (in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato)
Coordinamento delle associazioni di volontariato socio-sanitario
AREA DI SISTEMA
Riorganizzazione del servizio sociale sul territorio
Adozione di un nuovo sistema informativo per la gestione dei servizi socio-assistenziali
Coordinamento delle reti territoriali – costituzione gruppo di lavoro
AREA DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
Istituzione di un centro diurno nelle Giudicarie Esteriori
Interventi domiciliari di assistenza e cura integrata a favore di minori con grave disabilità (associazione Comunità Handicap)
Informazione sui servizi socio-sanitari e pubblicazione di una guida ai servizi
Formazione continua agli operatori socio-sanitari
Istituzione di uno sportello in Giudicarie per persone vittime di violenza domestica
Prevenzione degli stati di dipendenza da sostanze e da gioco
Aumento delle possibilità di accesso alle RSA del territorio a favore delle persone anziane (sollievo e ospitalità temporanea)
AREA TRASVERSALE DEL VOLONTARIATO
Progetto sperimentale “Pronto soccorso sociale in Giudicarie” (associazione Comunità Handicap)
Promozione del volontariato giovanile (in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato)
Coordinamento delle associazioni di volontariato socio-sanitario
AREA DI SISTEMA
Riorganizzazione del servizio sociale sul territorio
Adozione di un nuovo sistema informativo per la gestione dei servizi socio-assistenziali
Coordinamento delle reti territoriali – costituzione gruppo di lavoro
AREA DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
Istituzione di un centro diurno nelle Giudicarie Esteriori
Interventi domiciliari di assistenza e cura integrata a favore di minori con grave disabilità (associazione Comunità Handicap)
Informazione sui servizi socio-sanitari e pubblicazione di una guida ai servizi
Formazione continua agli operatori socio-sanitari
Istituzione di uno sportello in Giudicarie per persone vittime di violenza domestica
Prevenzione degli stati di dipendenza da sostanze e da gioco
Aumento delle possibilità di accesso alle RSA del territorio a favore delle persone anziane (sollievo e ospitalità temporanea)