Ampio il ventaglio delle tematiche affrontate, ma il filo conduttore è stata la criticità della situazione economica.

Ampio il ventaglio delle tematiche affrontate, ma il filo conduttore è stata la criticità della situazione economica.
«La scelta di questo luogo, Castel Stenico, vuole assumere un significato simbolico, che si riallaccia agli ottocento anni in cui proprio qui il potere centrale del Principato aveva posto il suo punto di contatto con le Sette Pievi delle Giudicarie». Ha esordito così la Presidente della Comunità delle Giudicarie, Patrizia Ballardini nel dare il benvenuto al Presidente Dellai e a tutta la Giunta provinciale, per poi proseguire: «Queste mura, sorte nelle forme attuali soltanto nel dodicesimo e nel tredicesimo secolo, trovano infatti la loro ragion d’essere dall’infeudazione di Bozone de Stenego da parte del principe vescovo Adalberto II, e dall’essere divenute la sede del Capitano delle Giudicarie. Oggi, qui a Stenico, simbolo storico dell’unità-identità delle Giudicarie, la stessa presenza giuridica ed amministrativa, del potere centrale e di quello locale, trova nuova forma in questo importante incontro fra Presidente e Assessori della Giunta della Provincia autonoma di Trento e Presidente e Assessori della Comunità di Valle delle Giudicarie. Un incontro che vuole assumere la stessa valenza storica che questo luogo rievoca: l’unità di intenti dell’Amministrazione Centrale e di quella Locale nel provvedere, con accortezza e tempestività, ai bisogni ed alle richieste della popolazione giudicariese».
Proprio per rafforzare questa unità di intenti, che deve trovare perfezionamento e seguito in provvedimenti concreti che possano dare soddisfazione alle molte istanze provenienti dal territorio, la presidente Ballardini ha esposto alla Giunta provinciale le molte problematiche aperte, dalla situazione critica dell’economia, che coinvolge in primis l’edilizia ed il turismo, alla viabilità e mobilità, dalla gestione dei rifiuti al sociale, e ha quindi delineato le azioni messe in campo dall'ente nei diversi ambiti, sottolineando l’esigenza di sempre maggiore sinergia tra governo centrale e governo locale.
Apprezzamento da parte del Presidente Dellai “per il lavoro sin qui svolto dalla Comunità delle Giudicarie, che rappresenta il territorio più grande ed il contesto più complicato, e per l’approccio pragmatico e concreto dell’azione amministrativa ed altresì della presentazione qui a Castel Stenico”, unitamente alla “piena condivisione della priorità assoluta per il tema dell’economia, rispetto al quale la Provincia desidera agire in massima sinergia alle comunità di valle”.
Presente all’incontro anche il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Giuseppe Bonenti, invitato dalla presidente Ballardini “per favorire un incontro ‘di territorio’ ove le amministrazioni delle Giudicarie siano integralmente rappresentate, a maggior ragione in un momento in cui agire in modo coordinato e sinergico è ancora più urgente ed imprescindibile”. Bonenti ha sottolineato come “è necessario superare il divario spesso strumentalizzato tra Comuni e Comunità, andando a definire i ruoli al fine di ottimizzare la collaborazione”.
Sulla crisi economica che sta scalfendo anche le Giudicarie si è concentrato il confronto tra le due giunte. L'attenzione è stata dunque posta su un territorio dove operano oltre 3000 imprese ed emergono quattro macroaree con delle loro specificità: la val Rendena, con il motore economico di Madonna di Campiglio e la bassa valle che sta cercando un ruolo complementare di turismo sostenibile, dove i sintomi della crisi economica iniziano a farsi sentire; le Esteriori, ancora concentrate sulla zootecnia intensiva, ma in cerca di un ruolo forte nel turismo del benessere, a partire dal rilancio delle Terme di Comano; la valle del Chiese impegnata in una valorizzazione storica e paesaggistica e alla ricerca di una nuova strada alternativa a quella industriale e la Busa di Tione quale centro amministrativo e dei servizi.
Rispetto al tema dell’economia, la Presidente ha confermato la piena disponibilità della Comunità delle Giudicarie ad essere braccio territoriale della PaT, attivando percorsi funzionali a favorire la ripresa, a partire dal tavolo territoriale di confronto che vedrà coinvolti nei prossimi mesi le componenti imprenditoriali e sociali. Rispetto a questo, sottolineata l’esigenza di una forte legittimazione delle Comunità in questo ruolo da parte dalla Giunta Provinciale, per un lavoro sinergico e coordinato.
Apprezzato dal Presidente Dellai il focus sull’economia e confermato l’interesse e l’impegno per migliorare l’azione sinergica tra giunta provinciale e giunta della Comunità.
Nelle prossime settimane partirà infatti il Tavolo per la concertazione del Piano Territoriale di Comunità, al quale la Comunità delle Giudicarie ha deciso di aggiungere l'attivazione di una speciale task force di rappresentanti delle categorie economiche in grado di aggiungere una visione fortemente operativa, legata al territorio e alle sue istanze. «Essenziale sul tema del Piano Territoriale il confronto con la Provincia per arrivare a soluzioni calibrate e coerenti – ha sottolineato la presidente Ballardini - anche alla luce degli approfondimenti e degli studi in corso sui contingenti commerciali ed industriali, rispetto ai quali il territorio richiede risposte urgenti. Un passo determinante per poter individuare le linee di sviluppo delle specifiche aree in una visione globale di ambito comunitario finalizzata alla definizione dello stralcio del PTC per le aree commerciali e dello stralcio del PTC per le aree industriali, ai quali la Comunità delle Giudicarie intende dare priorità nell’elaborazione del piano territoriale stesso».
Rassicurazioni da parte dell’Assessore Olivi rispetto alla rilevanza dello studio assegnato al Politecnico di Torino che permetterà alla Giunta PaT di definire i “contingenti commerciali” per i territori e rispetto ai tempi di consegna dell’analisi (giugno 2012). Attenzione inoltre per il delicato tema delle aree industriali nel Chiese.
Sempre nell'ottica di dare ossigeno all'economia, la richiesta di accelerazione negli adempimenti delle pratiche per la cantierizzazione delle opere pubbliche già programmate, per dotare il territorio di infrastrutture e migliorarne la competitività, dando al contempo nuove opportunità di lavoro all'edilizia locale.
Al fianco delle opere già programmate e finanziate (in estrema sintesi: 53 gli interventi in fase di lavorazione nelle Giudicarie, per una spesa complessiva di 128 milioni di euro, mentre altri 33 interventi sono in fase di progettazione e porteranno sul territorio un totale di 126 milioni di euro. Di questi ultimi la maggioranza sono investimenti in infrastrutture (20 progetti) seguiti dal settore edile (13 progetti). Fra gli interventi già finanziati la circonvallazione di Pieve di Bono e la variante di Pinzolo, mentre ha passato la valutazione del Via l'altro snodo critico per una riqualificazione del territorio, la circonvallazione di Ponte Arche, della quale verrà a breve affidata la progettazione), grande attesa anche per quelle che dovrebbero partire con il Fut, Fondo unico Territoriale, messo a disposizione dalla PaT per opere di valenza sovracomunale. Dopo un importante lavoro di concertazione durato mesi che ha coinvolto la Giunta della Comunità e la Conferenza dei Sindaci e che ha portato ad individuare gli interventi prioritari per il territorio, ora si attende l’esito dell’istruttoria della Provincia per poter rendere esecutivi i progetti ed aprire i cantieri. La Presidente Ballardini ha chiesto alla Giunta di dare priorità e comprimere i tempi dell’istruttoria per fa partire le opere in tempi brevi.
Impegno della Giunta PaT rispetto al tema della velocità nell’attivazione dei cantieri per le opere pubbliche, anche al fine di dare linfa alle imprese del territorio, valorizzando la nuova normativa dedicata ai lavori pubblici che permetterà di imprimere una forte accelerazione.
Cruciale per agevolare il settore turistico, ma anche le attività economiche, l'accessibilità alle Giudicarie e la mobilità interna, altro tema posto sul tavolo di confronto a Castel Stenico, sottolineando l’urgenza di trasformare il Piano Stralcio di Viabilità e Mobilità delle Giudicarie, costruito dalla Comunità nei mesi scorsi attraverso un intenso percorso di ascolto del territorio, in strumento operativo che porti all’attuazione degli interventi ritenuti prioritari.
Se appaiono molto difficoltose le comunicazioni con il capoluogo e la circolazione interna per una rete viaria che ha sicuramente avuto dei miglioramenti ma che richiede ancora alcune opere fondamentali, problematici risultano anche i collegamenti tramite trasporto pubblico. Inoltre il progetto Metroland, che dovrebbe servire ad avvicinare la periferia ai servizi della città, sembra fortemente penalizzato nel suo intento dalla scelta della Pat di collegare Tione con Rovereto anziché con Trento. Chiesta quindi alla Pat una suppletiva analisi del progetto Metroland, che tenga in considerazione la necessità manifestata dalla popolazione, dagli enti e dai rappresentanti delle attività economiche di avere un collegamento principale con il capoluogo e interventi per migliorare anche la mobilità su gomma, sia privata che pubblica, con priorità, in coerenza con la mozione approvata in Assemblea nei mesi scorsi.
Impegno dell’Assessore Pacher per giungere alla sottoscrizione dell’accordo di programma per l’attivazione del percorso legato alla traduzione del piano stralcio in realtà, in coerenza con quanto emerso dalle Giudicarie e compatibilmente con le risorse che potranno essere reperite.
Si è quindi parlato anche di lavoro e capacità di consumo, un tema che la Comunità sta affrontando in sinergia con l'Agenzia del Lavoro: nei prossimi giorni la sottoscrizione ufficiale del protocollo volto alla formazione di un tavolo tecnico per la valutazione dell'andamento occupazionale nelle Giudicarie e finalizzato ad ideare e realizzare progetti operativi a supporto dell’occupazione, in primis di giovani e donne.
A fianco a tematiche strettamente legate alla situazione economica giudicariese ne sono state trattate molte altre delle quali riportiamo solo brevi cenni.
Con riferimento al Piano Sociale, approvato ad inizio anno dall’Assemblea della Comunità, la Presidente Ballardini ha sottolineato l’importanza di reperire nuove risorse al fine di poter dare risposta concreta ai nuovi bisogni sociali emergenti in Giudicarie, pur in una situazione di tagli alla finanza pubblica e tenuto conto dell’obiettivo di riuscire a razionalizzare la spesa rispetto ai servizi già in essere.
Portata all’attenzione dell’Assessore Rossi anche la questione dell'Ospedale di Tione, espressa molto chiaramente nella mozione votata all'unanimità dall'assemblea della Comunità il mese scorso, che certifica alcune problematiche ancora irrisolte e accorgimenti necessari a dare una prospettiva di qualità al polo ospedaliero di Tione. Esplicitata dall’Assessore Olivieri altresì la preoccupazione per la nomina del direttore sanitario, sottolineando l’esigenza di avere una garanzia di sicura professionalità, di stabilità nel tempo, di autorevolezza per presidiare i lavori di messa a norma ed adeguamento tecnologico dell’ospedale nonché di coordinamento e direzione della gestione del medesimo.
L’Assessore Rossi ha rassicurato rispetto all’obiettivo di garantire servizi di qualità presso l’Ospedale e quindi la copertura delle posizioni ancora vacanti in coerenza con quanto richiesto.
Nell’incontro con la Giunta PAT ha trovato spazio anche il tema dei rifiuti, che occupa molte energie e molte risorse della Comunità. Grazie ad un forte incremento della differenziata che ha raggiunto il 72% dei rifiuti, ed una razionalizzazione dei CRM e delle isole ecologiche e all'adozione di una tariffa unica e di un unico regolamento per tutti i 39 comuni interessati; rimangono ancora aperti quesiti legati alla discarica, con il previsto esaurimento nei prossimi anni; ed ancora se è percorribile l'ipotesi di un biodigestore per la parte dell’umido.
Rispetto al tema “discarica”, l’Assessore Pacher ha rassicurato rispetto alla costruzione in tempi ragionevoli del termovalorizzatore che servirà l’intera provincia.
Altro tema importante affrontato la Gestione associata dei servizi comunali e la Riforma Istituzionale, con un cenno al risultato del recente referendum e all’opportunità di tenere conto del risultato per dare ulteriore impulso all’attività delle comunità di valle.
La Presidente Ballardini affiancata dall’ Assessore Vaia ha chiesto chiarimenti rispetto al progetto della Provincia in merito al tema specifico dei servizi associati, in particolare con riferimento al ruolo che si ritiene di riconoscere alle Comunità rispetto alle gestioni associate e quindi alle modalità di governance funzionali a valorizzare i Comuni e la Comunità con ruoli chiari e definiti.
Rispetto a questo, rassicurazioni forti sono giunte dal Presidente Dellai e dall’ Assessore Gilmozzi con riferimento all’obiettivo di avere nelle comunità di valle l’ente che coordina e gestisce quale capofila, a partire dalla proposta di delibera oggetto di discussione in questi giorni in CAL relativa alla gestione associata dei servizi tramite la Comunità di valle.
Il tema specifico ha rappresentato il primo tassello per affrontare con la Giunta PAT il tema più ampio della Riforma Istituzionale, sottolineando l’esigenza di addivenire ad una revisione delle legge che permetta una miglior funzionalità dei processi di trasferimento e di attivazione delle competenze, associata ad una riflessione rispetto a ruolo e dimensione degli organi di governance.
Rispetto a questo, il Presidente Dellai e l’Assessore Gilmozzi hanno in particolare ribadito “la duplice natura delle Comunità di valle – politica ed operativa, essendo queste chiamate ad occuparsi da un lato delle competenze strategiche trasferite dalla PaT e, dall’altro, a gestire la messa in rete di attività e servizi propri dei comuni”.