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Gestione associata dei servizi a partire dal 1° gennaio 2013

Durante la Conferenza dei Sindaci si è discusso per individuare la modalità organizzativa ottimale di gestione dei servizi in base al "Protocollo di finanza locale" della Provincia.

Si è svolta ieri sera presso la Casa della Comunità una Conferenza dei Sindaci nella quale si è aperta una discussione con l'intento di individuare la modalità organizzativa ottimale di gestione dei servizi che il “Protocollo di finanza locale” della Pat ha previsto siano gestiti in maniera associata tramite le Comunità di Valle a partire dal gennaio 2013 e quindi definire le risorse economiche e umane necessarie nonché i costi e i benefici della gestione associata dei servizi “appalti”, “entrate e tributi” e “ict – information and communication technology”.

«Stiamo attraversando un momento difficile e anche per quanto riguarda la manovra di finanza locale le prospettive purtroppo sono di una ulteriore contrazione delle risorse disponibili» ha esordito la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini. «In questo contesto gli amministratori sono chiamati al massimo senso di responsabilità, che indica in un'azione guidata dalla logica di sussidiarietà l'unica via per poter garantire, con meno risorse, gli stessi servizi a tutti i cittadini e, allo stesso tempo, assicurare la sopravvivenza dei piccoli comuni. Riuscire a vincere questa sfida non è una cosa semplice per una Comunità complessa come le Giudicarie, con 39 comuni, dal più piccolo del Tentino a comuni di grande dimensione, ma è una sfida che dobbiamo vincere insieme. Solo insieme, comunità e comuni, possiamo vincerla. Oggi non dobbiamo confrontarci sul ‘se’ partiranno le gestioni associate, ma sul ‘come’, traducendo il modello individuato in qualcosa che effettivamente funzioni sul nostro territorio in coerenza con i tempi dettati dal Protocollo di finanza locale. Non ci saranno proroghe. Il primo gennaio 2013 dobbiamo essere pronti, mentre sono previste sanzioni per chi non sarà pronto all'appuntamento».

Un percorso non facile, iniziato a gennaio 2012 e portato avanti dai tavoli di lavoro dedicati alle tre tipologie di servizi associati, con gruppi costituiti da sindaci, tecnici comunali e comunità di valle. Ora siamo alla fase nella quale si deve finalizzare lo schem di convenzione alla base della gestione associata, d’intesa tra la Giunta della Comunità d'intesa con la Conferenza dei Sindaci (entro il 31 ottobre), e la sottoscrizione delle convenzioni da parte dei comuni entro la fine del 2012.

Un cammino che ha cercato di avvicinare l'esigenza di rendere migliori i servizi con quella di utilizzare meno risorse, la visione allargata di una gestione associata dei servizi con quella di oggi che vede ogni singolo comune impegnato nel cercare, da solo, risposte alle domande dei propri censiti.

«Ma la “gravità” del momento- ha aggiunto la Presidente Ballardini – impone di lavorare in sintonia con la massima trasparenza per individuare la via migliore, nella consapevolezza che la situazione attuale non lascia più spazio a contrapposizioni strumentali, ma richiede collaborazione e sinergie sempre maggiori, nel rispetto dei ruoli e delle competenze».

“Stiamo ragionando per trovare una risposta condivisa ad un processo di cambiamento che si impone alla luce del contesto nazionale sempre critico e che implica una razionalizzazione della spesa anche a fronte di una diminuzione delle risorse a disposizione” ha confermato Giuseppe Bonenti, Presidente della conferenza dei Sindaci. “Rispetto alle proposte iniziali, grazie al confronto e allo spirito costruttivo manifestato da tutti, siamo riusciti a presentare un modello di organizzazione dei servizi che ha cercato di tenere in massima considerazione le difficoltà e le specificità che i vari amministratori hanno segnalato nel corso dei numerosi incontri fatti ed oggi ci troviamo a verificare quanto svolto dai tavoli di lavoro costituiti da sindaci, tecnici comunali, assessori e tecnici della Comunità che si sono confrontati per alcuni mesi per trovare un modello che riesca ad ottimizzare la gestione dei servizi in questione”.

Per quanto riguarda il Servizio Contratti e Appalti, come esposto dall’Assessore competente Gianpaolo Vaia, sono state individuate nella gestione attuale alcune criticità che spaziano dalla frammentazione operativa delle attività di gestione relative agli appalti e agli acquisti (attualmente risultano essere 107 i dipendenti che si occupano in varia misura di questo servizio per un carico di lavoro complessivo erogato pari a circa 33.000 ore/anno corrispondenti a 18 risorse tempo pieno), all’assenza di una piattaforma applicativa in grado di supportare l’ente nella gestione delle procedure di gare e acquisto, dalla scarsa sinergia di acquisto ed elevata frammentazione del mercato di fornitura locale, a fronte di una spesa crescente per acquisti negli ultimi anni (in media +7% annuo), al limitato presidio di alcune fasi specifiche dei processi di acquisto, alla difficoltà diffusa nel qualificare “tecnicamente” i requisiti di alcuni beni/servizi da acquisire.
In questo contesto la gestione associata mira a migliorare il servizio attraverso l’impiego di personale più specializzato che si occuperà, possibilmente a tempo pieno, della gestione delle procedure. Per quanto riguarda gli appalti la soglia di affidamento alla gestione associata è stata proposta, dal tavolo di lavoro, a 150.000,00 € mentre per quanto riguarda l’acquisto di beni e servizi il limite è stato mantenuto oltre la soglia degli affidamenti diretti; tutto ciò per permettere l’affidamento alla gestione associata dei procedimenti più complessi , mantenendo in capo ai comuni tutte le procedure di affidamento diretto e, nel caso di appalti fino alla soglia stabilita, fatta peraltro salva la possibilità per i comuni che lo volessero di affidare a gestione associata anche le procedure sotto il limite proposto.

Dalle valutazioni e approfondimenti fatti, risulta che nei comuni i dipendenti che si occupano per almeno il 30% del servizio potrebbero a regime essere sufficienti per gestire sia le procedure che verranno affidate alla gestione associata, sia quelle che rimarranno in capo ai comuni. Di qui l’opportunità di procedere ad una specializzazione estesa di questa parte del personale comunale. L'obiettivo che si è posto il tavolo di lavoro nella definizione del modello organizzativo della futura gestione associata è quello di realizzare una maggiore efficienza organizzativa ed economica del servizio anche attraverso una maggior sinergia negli acquisti. Sulla base delle valutazioni dei volumi e tipologie delle attività affidate alla gestione associata si è giunti a proporre la creazione di un ufficio con un numero minimo di persone, cinque nel caso in cui dovessero dedicarsi a tempo pieno alla gestione associata del servizio, da allocare in un unico polo territoriale presso la Comunità. Al termine del quinquennio sono stati ipotizzati risparmi per il personale per una cifra di circa 300 mila euro all’anno, mentre dalla riduzione di spese dovute alla razionalizzazione degli acquisti ed alle ulteriori economie di scala è stata stimata in circa 600 mila euro all’anno.

E’ stato infine proposto anche un criterio per la ripartizione delle spese per la gestione associata (costo del personale, nel caso di cinque unità a tempo pieno, stimato in circa 230 mila euro l'anno), da suddividersi tra i Comuni e la Comunità in ragione del 50% in base alla popolazione residente e per il restante 50% in base al numero e al valore delle pratiche che verranno gestite dall'ufficio della gestione associata, opportunamente “pesate” secondo un sistema di punteggio proporzionale all’importo delle stesse.
A queste proposte è seguito un ampio e costruttivo dibattito tra Sindaci, Assessori e Presidente della Comunità, e con la dott.ssa Gentile in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento, che ha evidenziato alcune questioni che potranno essere precisate meglio anche nello schema di convenzione da approvarsi entro il mese di ottobre.

La Conferenza dei Sindaci si ritroverà martedì 9 ottobre per riprendere l'argomento e concludere con l’illustrazione e la valutazione delle proposte formulate dai gruppi di lavoro impegnati sui servizi “entrate e tributi” e “ICT – information and communication technology”.

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