Da martedì 3 maggio, nei Comuni di Darè, Pelugo, Vigo Rendena e Villa Rendena verranno messe in funzione le prime calotte poste sui contenitori del rifiuto "residuo".
In Giudicarie parte la raccolta puntuale del residuo
La Comunità delle Giudicarie, Ente Gestore del Servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, avvisa che damartedì 3 maggio 2011, in accordo con i Comuni, verranno messe in piena funzione le prime “calotte” poste sui contenitori del rifiuto “residuo” (è ciò che rimane dopo l’obbligatoria attenta differenziazione che ciascun utente deve fare coi propri rifiuti), in 4 Comuni della Val Rendena: Villa Rendena, Darè, Vigo Rendena e Pelugo.
Per aprire la calotta sono già state distribuite da parte Comuni, ad ogni utenza, delle chiavette elettroniche individualizzate con le quali si potrà aprire la “calotta” ed inserire il sacchetto del rifiuto residuo.
Niente cambia invece per la parte dei rifiuti che viene differenziata (imballaggi di plastica e metallo, carta, imballaggi di vetro, sostanza organica, cartone e indumenti) i cui contenitori stradali rimarranno, come ora, aperti. Naturalmente rimane invariato anche il modo di conferire i vari materiali ai CRM (Centri di Raccolta Materiali) dove, oltre alle tipologie di differenziata stradale, si può conferire tutto, ad esclusione del residuo e della sostanza organica.
Solo a partire dal 1° gennaio 2012 la misurazione diventerà fiscale, ovvero solo da quella data la Tariffa verrà distribuita in modo “puntuale”, utilizzando i dati delle aperture ed applicandoli ai conteggi per il pagamento. Nel frattempo, in questi otto mesi, il nuovo sistema verrà monitorato per poter correggere eventuali imprevisti e intervenire, ove necessario, per ottimizzare il servizio.
“L’introduzione della raccolta puntuale – precisa la presidente della Comunità, Patrizia Ballardini – viene introdotta per rispettare la legge provinciale che prevede la progressiva attivazione su tutto il territorio. In questa fase di avvio è davvero fondamentale la massima collaborazione tra Cittadini, Comuni e Comunità, al fine di garantire la qualità del nostro ambiente ed evitare situazioni di disagio a danno dell’intera collettività. Il nuovo sistema avrà un periodo di rodaggio, in vista dell’attivazione della misurazione (a partire dal 1°gennaio 2012) poiché, come avviene per ogni cambiamento nelle abitudini, il buon comportamento diventi una semplice consuetudine. Per aiutare nel cambiamento, nei giorni scorsi sono state inviate comunicazioni ai Comuni, che si occuperanno di informare in modo puntuale i Cittadini con un’apposita lettera e materiale informativo fornito dalla Comunità. Nelle isole ecologiche vi saranno appositi cartelloni informativi e nei giorni in cui le calotte entreranno in funzione saranno presenti proprio nelle isole ecologiche operatori della Comunità delle Giudicarie a disposizione per eventuali richieste di aiuto o di chiarimenti.”
Il comportamento individuale pertanto avrà, come in altri casi, una pesante ricaduta sull’ambiente e naturalmente sugli altri utenti: una cattiva differenziazione, o peggio l’abbandono, dei rifiuti costituisce infatti un aggravio sui costi della raccolta. Proprio per questo la Legge prevede pesanti interventi sanzionatori nei confronti di chi non si attiene alle norme regolamentari ed è prevista un’intensificazione dei controlli. Non è quindi convenienza di nessuno cercare di “evadere” il sistema, perché questo comportamento finirebbe inevitabilmente a ricadere anche sullo stesso evasore.
Allo scopo di garantire il funzionamento ed il corretto uso delle calotte, i tecnici del Servizio Tecnico della Comunità delle Giudicarie hanno incontrato nei mesi scorsi gli operai comunali per fornire le indicazioni necessarie.
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In ottemperanza alla delibera della Giunta provinciale n. 2972 del 30.12.2005 e le successive modifiche, lo scopo del nuovo sistema è quello di misurare la quantità di rifiuto residuo che ciascun utente produce per poi pagare una parte di TIA (Tariffa di Igiene Ambientale) in base al numero di svuotamenti che ciascun utente farà in un anno. Solo una parte, perché la Tariffa sarà costituita, come adesso, da una parte fissa e da una parte variabile. La quota fissa paga in sostanza il servizio minimo garantito e le relative spese generali per lo smaltimento. Verrà calcolata, nel caso di utenze domestiche, in funzione della superficie e/o del numero di persone che vivono nell’abitazione mentre, nel caso di utenze non domestiche, in rapporto alla superficie e/o ai parametri individuati per ogni tipologia di attività. La quota variabile della Tariffa sarà appunto commisurata al numero di aperture con cui ciascuno avrà conferito alla calotta.
Esempio di calotta