La prima seduta dell’Assemblea della Comunità delle Giudicarie, dopo le elezioni dello scorso 9 maggio, ha visto la presenza di 71 Consiglieri degli 80 facenti parte del consesso. Una percentuale considerevole, che testimonia l’impegno dei membri costituenti l’Assemblea per un positivo inizio della Comunità, anche se si tratta di un compito che durerà poco più di un anno, dato che nel 2010, a seguito delle elezioni comunali, sono previste le elezioni per la nomina dei membri della nuova Assemblea.
Eletti Presidente e Giunta della Comunità delle Giudicarie
La riunione, condotta dal Consigliere anziano Diego Tisi, Sindaco di Carisolo, dopo la convalida dei membri eletti nelle elezioni del 9 maggio scorso, ha visto la nomina del dott. Raffaele Armani, (nella foto) Sindaco di Lardaro, già Presidente del Comprensorio, quale primo Presidente della Comunità, con 57 voti favorevoli ricevuti dai 71 votanti.
Nel suo discorso di presentazione della candidatura, Armani ha affermato che “l'Ente dovrà proporsi di rafforzare il senso di appartenenza alla propria comunità e di partecipazione alle decisioni, superando gli interessi dei singoli campanili per pensare ad uno sviluppo comune sostenibile di valle”.
Proseguendo il discorso, il candidato Presidente ha affermato che “la Comunità sarà da subito operativa per le competenze urbanistiche previste dalla L.P. 1 del 2008; si dovranno definire i criteri e gli indirizzi per il piano di Comunità (…) e dove non fosse costituita, la Provincia potrebbe provvedere in via sostitutoria (…) Su queste tematiche si giustifica la partenza anticipata della Comunità rispetto ai tempi che a molti sembravano più ragionevoli della scadenza elettorale amministrativa del maggio 2010. E’ una fase di rodaggio che ritengo utile anche per far comprendere alle Amministrazioni entranti del prossimo anno l’importanza della Comunità”.
Nella presentazione della candidatura il dott. Raffaele Armani ha accennato a quelli che saranno i problemi più importanti sui quali la Comunità dovrà impegnarsi per farsi interprete degli interessi comuni: viabilità e trasporti, sanità, metanizzazione, servizi e Geas, economia e lavoro, energia.
Armani ha così concluso il suo discorso: “Fondamentale per il decollo di questo nuovo Ente è la convinzione di tutti: non basta un Presidente o una Giunta; l’Assemblea deve fare la sua parte di stimolo; possono essere costituite commissioni; servono proposte e affiancamento all’organo esecutivo. Può darsi che la riforma istituzionale necessiti di correzioni legislative, di volontà politiche a livello provinciale per attuarla, pur nella gradualità che già la legge prevede; ma se non siamo convinti che abbiamo obiettivi e problemi comuni, che dobbiamo costruire progetti comuni e che lo strumento utile per conseguirli è la Comunità, se non siamo convinti di tutto questo, ci troveremo a recriminare ed a non approfittare dell’opportunità che la legge ci mette ora a disposizione.
Tanto è inutile recriminare, dilazionare i tempi, attendere qualcosa di futuro e di migliore: sappiamo tutti che i Comuni trentini hanno una dimensione che non sempre consente l’esercizio di competenze, e lo svolgimento di servizi a livello singolo; sappiamo tutti che la Provincia ha poteri e competenze esorbitanti che vanno distribuiti secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, per una migliore funzionalità ed efficacia; lo strumento che la legge ci offre è questo: sta a noi farlo funzionare al meglio, non rinunciando a proposte di modifica e miglioramento”.
Successivamente l’Assemblea è stata chiamata ad eleggere la Giunta della Comunità, votando una lista di quattro nominativi proposti dal Presidente neo-eletto Raffaele Armani, rappresentativi delle quattro zone di riferimento del territorio della Comunità: Catia Amistadi per la Valle del Chiese, Bruno Simoni per la Busa di Tione, Franco Luconi per la Val Rendena e Monica Mattevi per le Giudicarie Esteriori. La lista ha ottenuto 46 voti favorevoli dai 70 Consiglieri votanti e pertanto i membri della Giunta sono risultati così eletti; si tratta di una continuità politica, dato che tre degli Assessori facevano parte della Giunta del Comprensorio, mentre per Monica Mattevi di Stenico si tratta di un esordio nell’esecutivo dell’Ente sovraccomunale.
Ora si attende il decreto del Presidente della Provincia di sostituzione degli organi del Comprensorio con i neocostituiti organi della Comunità, come previsto dalla L.P. 3/2006, dopodiché la nuova Giunta avrà pieno titolo per operare nell’interesse delle Giudicarie.