Giovedì 27 agosto ha avuto luogo, a Tonadico, nella sede della Comunità del Primiero, l’incontro tra la Giunta di quella Comunità (presenti il Presidente Trotter e tre Assessori oltre al Segretario) e la Giunta della Comunità delle Giudicarie al completo.
A Tonadico incontro tra le Giunte delle Comunità di Primiero e Giudicarie
L’incontro era stato chiesto dalla Giunta giudicariese per conoscere le problematiche connesse all’avvio della nuova Comunità, tenendo conto che in Primiero le elezioni si sono svolte all’inizio dello scorso gennaio, e per un utile scambio di opinioni ed esperienze.
Il Presidente Trotter ha ripercorso l’iter che ha portato all’elaborazione e all’approvazione, nella seduta dell’assemblea del 10 agosto del documento programmatico: “Linee programmatiche 2009-2010. Criteri e indirizzi generali per la definizione delle politiche di bilancio della Comunità del Primiero”.
Nei mesi scorsi i responsabili del Primiero hanno avuto numerosi incontri con funzionari e politici provinciali per mettere a punto il passaggio dal Comprensorio alla Comunità.
Oltre agli incontri a livello provinciale in Primiero si è svolto un ampio confronto con i Comuni per concordare il trasferimento alla Comunità di competenze comunali (asili nido, polizia locale e vigilanza urbana) oltre a quelle attualmente gestite in delega (strutture sportive, servizio tributi, gestione della piscina, delle biblioteche, del macello ecc.). Importante è stata a questo proposito l’indagine commissionata dalla Provincia ad una Società che ha portato al rilevamento del personale comunale e che ha consentito di definire le modalità di utilizzo delle risorse umane nell’ambito della riorganizzazione e del trasferimento di competenze, senza che questo comporti la mobilità del personale stesso o aumento di dipendenti.
La Giunta delle Giudicarie, da parte sua, ha sottolineato le differenze che caratterizzano le due Comunità rispetto al numero dei Comuni, alla conformazione ed estensione territoriale, che necessariamente richiedono diverse modalità di attuazione della riforma.
In particolare in Giudicarie, più che sul trasferimento di competenze comunali, l’accento va posto sulla piena attuazione della L.P. 3/2006, che elenca le competenze provinciali da trasferire. Su questo obiettivo si concentrerà l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione giudicariese. E’ ben vero che competenze comunali potranno essere trasferite volontariamente da parte dei Comuni, valutando anche la possibilità di trasferimenti “a geometria variabile”, “a pelle di leopardo”, cioè coinvolgendo solo i Comuni che manifestassero interesse per l’operazione di trasferimento.
E’ da escludere che il trasferimento di competenze comporti anche quello del personale comunale, ma la razionalizzazione di servizi o il trasferimento alla Comunità potrà portare ad un complessivo migliore e più efficiente utilizzo dello stesso. Piuttosto si dovrà verificare se, in conformità allo spirito della legge di riforma, sarà necessaria la mobilità, seppure volontaria, di dipendenti provinciali verso la Comunità, connessa in particolare all’attuazione delle nuove competenze urbanistiche.
La Giunta delle Giudicarie ha inoltre sottolineato come la Comunità debba affrontare problematiche importanti relative alla mobilità, ai trasporti, alla viabilità, alla sanità, all’organizzazione scolastica, alla costituzione degli ambiti (ciclo dell’acqua, distribuzione dell’energia…), all’igiene ambientale, con un’ottica unitaria e che fin da subito vada aperto un tavolo di confronto con la Provincia per proporsi e farsi valere come protagonisti titolati e indispensabili nell’ambito di queste tematiche.
Le due delegazioni hanno convenuto che l’attuazione della riforma e il decollo delle Comunità trovino interlocutori attenti in alcuni settori della Provincia (dal Presidente all’assessore Gilmozzi per la parte politica, alla responsabile dell’attuazione della riforma dott.ssa Gentile), ma nello stesso tempo hanno rilevato che molti settori provinciali (dai politici agli uffici) pare non abbiano ancora la giusta conoscenza delle Comunità e dell’importanza della riforma.
A conclusione dell’incontro è stato sottolineato come sia necessario continuare il confronto in questa fase di avvio, coinvolgendo anche le altre Comunità appena costituite (Cembra) o che a breve si costituiranno (Valle di Non, Alta Valsugana, Val di Sole, Val di Fiemme).