Il 1° aprile scorso sono iniziati i lavori relativi all’Azione 10 per l’impiego di soggetti deboli in iniziative di utilità collettiva, in base ad un progetto attivato dal Comprensorio in collaborazione con i Comuni della Busa di Tione e della Bassa Val Rendena, approvato in via preliminare da parte dell’Agenzia del Lavoro.
25 operai per i lavori dell'Azione 10 nella Busa e Bassa Rendena
Al fine di permettere a tali lavoratori svantaggiati un periodo di occupazione più lungo e quindi una maggiore retribuzione, il Comprensorio delle Giudicarie, rappresentato dall’Assessore al Lavoro Giuseppe Bonenti, ed i Comuni coinvolti, anche quest’anno hanno deciso che la durata del progetto sarà di sette mesi e quindi fino al 31 ottobre prossimo.
Dallo scorso anno è stata inoltre introdotta la figura del Responsabile Sociale, dipendente della Cooperativa affidataria, che ha il compito di garantire il collegamento con i Servizi socio-sanitari del territorio, onde consentire una puntuale gestione e valutazione dei percorsi lavorativi da effettuare da parte dei soggetti svantaggiati.
Per la gestione dei lavori previsti, il Comprensorio ha affidato alla Cooperativa Lavoro di Tione l’attuazione del progetto di intervento, che prevede l’assunzione di 20 lavoratori disoccupati, suddivisi in quattro squadre comunali, ormai consolidate da diversi anni: Bondo - Breguzzo, Bolbeno - Zuclo - Ragoli - Montagne, Tione - Preore e Villa Rendena - Pelugo.
I lavori relativi all’Azione 10, previsti dal Piano provinciale degli interventi di politica del lavoro, offrono importanti opportunità occupazionali a favore di soggetti svantaggiati: disoccupati non più giovanissimi o di lungo periodo, invalidi, persone in difficoltà occupazionale in quanto soggette a processi di emarginazione sociale o portatrici di handicap.
Diversi soggetti impegnati nell’Azione 10 in passato sono stati occupati nel “Progettone” attuato dalla Provincia e, poiché le numerose assunzioni effettuate precedentemente in tale ambito, da qualche anno non vengono più realizzate, queste persone si troverebbero in difficoltà; al fine di non rischiare una ricaduta ed un aggravamento delle condizioni personali di individui a rischio, un fattivo inserimento nell’Azione 10, con relativo sostegno, è indispensabile per il loro recupero.
Inoltre, su indicazione del Servizio Sociale, tale progetto include l’occupazione di cinque lavoratrici part-time,che sono impegnate principalmente in lavori di cura dei siti ornamentali e nella collaborazione all’allestimento di mostre ed eventi vari, nei Comuni di Tione, Preore, Ragoli, Bondo, Breguzzo e Villa Rendena, sempre per una durata di sette mesi. Con tale provvedimento si potrebbe così tamponare, sia pure momentaneamente, una situazione delicata come quella della disoccupazione femminile, dando dignità a delle persone che altrimenti sarebbero escluse dal mondo del lavoro, con tutti i problemi di ordine sociale che ne conseguono.
Come informa l’assessore comprensoriale Giuseppe Bonenti, per il corrente anno il progetto relativo all’Azione 10 prevede una spesa complessiva, IVA inclusa, di circa 286.000 Euro; l’Agenzia del Lavoro interviene con un contributo pari al 70% del costo lavoro, mentre la quota rimanente verrà coperta mediante l’intervento finanziario dei Comuni interessati.
I lavori inerenti l’Azione 10 riguardano il settore dell’abbellimento urbano e rurale, per la tutela delle aree verdi ed i collegamenti pedonali esistenti, che comportano lavori di pulizia e sistemazione in generale, eseguiti principalmente con attrezzature minute, decespugliatori e tosaerba. E’ prevista anche la collaborazione nella predisposizione, montaggio e successivo smontaggio di palchi o strutture atte alla realizzazione di manifestazioni e mostre.
Fin dal 1992 il Comprensorio, in concerto con le Amministrazioni Comunali della Busa di Tione e della Bassa Val Rendena, attiva annualmente progetti per lavori socialmente utili - denominati attualmente Azione 10 - considerato che solamente in tale ambito è possibile organizzare squadre di lavoratori, in modo da permettere una positiva integrazione dei soggetti svantaggiati. Questo consente ai Comuni di occuparsi anche di quegli aspetti dell’arredo urbano che altrimenti sarebbero rimasti trascurati, prova ne sia che da qualche anno i nostri paesi possiedono un “biglietto da visita” migliore rispetto al passato, senza dimenticare l’opportunità data ai lavoratori di potersi inserire, sia pure per un periodo ridotto, nel mondo del lavoro.