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Il "giro" dei rifiuti

Che fine fanno i rifiuti? Come “nascono”? Come “muoiono”?

I rifiuti urbani sono quelli delle famiglie e in genere dei privati cittadini: tali soggetti sono detti anche "utenze domestiche".

La Comunità smaltisce taluni rifiuti analoghi a quelli prodotti dalle utenze domestiche, e quindi urbani, anche per conto delle attività non domestiche (ad esempio attività artiginali, commerciali, ecc.) che pagano comunque la Tariffa di Igiene Ambientale. Per queste utenze il Servizio di raccolta e smaltimento si limita al ritiro di quantitativi ridotti e per specifiche tipologie come da normativa. Tali rifiuti possono essere conferiti, previo accordo scritto con la Comunità, presso i Centri di Raccolta.

Al contrario, i rifiuti provenienti dalla produzione delle imprese artigiane, delle industrie e dei commercianti di grandi dimensioni, chiamati rifiuti "speciali", vengono smaltiti dalle stesse imprese, le quali, in certi casi previo con apposito contratto e a pagamento, possono avvalersi del servizio della Comunità. Tipicamente tali rifiuti possono venire conferiti presso i CRZ (Centri di Raccolta Zonale).

Il destino dei rifiuti

Lo smistamento avviene presso il Centro Integrato per il trattamento dei rifiuti di Zuclo
I rifiuti differenziati, raccolti e tenuti separati, vengono trasferiti in piattaforme speciali ubicate nel Nord Italia, gestite per conto dei produttori e dei commercianti, uniti in un consorzio denominato CONAI (COnsorzio NAzionale Imballaggi). CONAI si occupa anche della regia di 6 Consorzi dei materiali: RICREA (acciaio), CIAL (alluminio), COMIECO (carta e cartone), RILEGNO (legno), COREPLA (plastica), COREVE (vetro), BIOREPACK (materiali biocompostabili).

La Comunità delle Giudicarie, su delega del singoli Comuni, aderisce ad alcuni di questi consorzi e ad altri (ad es. COBAT per le batterie, ecc.).

Le piattaforme, con attrezzature speciali, puliscono i materiali, li selezionano e quindi li avviano ai centri di riutilizzo per riciclarli e creare nuove materie prime, o per distruggerli recuperando energia.

Produzione, smaltimento e recupero

Alla radice di tutto sta l'enorme produzione di rifiuti, delle tipologie più svariate.

Il ciclo perfetto consisterebbe nel recupero di ciò che viene scartato per dare vita a nuovi materiali o beni, ma naturalmente questo non è possibile in senso totale, sia per il fatto che non tutti i materiali e i beni vengono pensati fin dalla produzione in vista di un recupero, sia perché i cicli di recupero non possono essere infiniti. Solo alcuni rifiuti, come ad esempio - fra gli urbani - il ferro, il cartone, il vetro e in parte la plastica, vengono trattati e riutilizzati poi come materia prima.

Rimane lo smaltimento, tipicamente in discarica o negli inceneritori, ma purtroppo lo smaltimento "assoluto" dei rifiuti non esiste e rimane una parte residuale che non sparisce mai definitivamente e compromette necessariamente le componenti ambientali (suolo, acqua, aria).

I rifiuti che non vediamo esistono ancora!

Un problema a scala mondiale

Il problema dei rifiuti è un problema mondiale.
Le Università, gli Enti di ricerca, gli Organismi statali, sono impegnati nella ricerca di una soluzione definitiva che elimini, o almeno limiti, la necessità di spazio per le discariche e non provochi impatti negativi sull’ambiente.

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